L’impresa: Gherdeina, prima volta di un club ladino in Eccellenza
Mai in passato una formazione delle valli ladine aveva partecipato all’Eccellenza. Una squadra imbottita di giocatori locali Il presidente Rabanser: «Da anni ci affidiamo a tecnici preparati e siamo riusciti a far crescere giocatori importanti come Wieser e Zuelli»
BOLZANO. La stagione 2024-2025 rimarrà impressa a caratteri cubitali negli annali del calcio altoatesino ed anche di quello valligiano. Il club fondato nel 1992 (frutto della fusione di alcune realtà locali) è riuscito a scalare le vette dei campionati, sino a conquistare la storica promozione nel massimo torneo regionale, al termine di un campionato esaltante concluso al secondo posto, e dopo la lotteria dei calci di rigore che domenica sera ha premiato gli sforzi della squadra di Renè Rella nello spareggio contro il Nago Torbole.
Nell’ancora giovane storia del sodalizio rossoblù, c’è tanto vissuto calcistico partendo da quel riferimento che dovrebbe rappresentare la stella polare per ogni società: la cura e lo sviluppo del settore giovanile. Il Gherdeina del presidente Peter Rabanser, difatti, è il club che dal 1992 ha impostato la sua filosofia basandosi principalmente allo sviluppo del vivaio, finalizzato a modellare una prima squadra “a chilometro zero”. Così come quella che quest’anno ha sbaragliato il campo nel torneo vinto dal Valle Aurina, con la sola eccezione di Yassim Dounaim, unico profilo proveniente da fuori paese. Il Gherdeina è il club dei record, vanto per la valle ed anche per il presidente Rabanser che, a questo punto, potrebbe avanzare la richiesta della fascia di Sindaco della valle: “non scherziamo – risponde sorridendo Rabanser – e poi se dovesse basare questo, va detto che l’hockey rimane lo sport più popolare nella nostra valle, per cui...”
Fascia di sindaco a parte, c’è l’orgoglio di aver portato al vertice una squadra composta da giocatori locali...
“Certo e di questo ne siamo fieri! Il club è ancora giovane ma nell’arco della sua storia ha impresso diverse accelerazioni. L’ultima quella del 2012, quando il nuovo direttivo decise che era arrivato il momento di sviluppare decisamente il settore giovanile, affidandoci a tecnici preparati e certificati. Filosofia che negli anni ci ha consentito di far crescere giocatori importanti, penso a David Wieser ed Emanuele Zuelli, e tanti altri che quest’anno hanno arricchito il roster della prima squadra”.
A detta dei vostri avversari, il Gherdeina è la squadra che nel campionato di Promozione ha espresso il miglior calcio. Condivide questa valutazione?
“Beh, in un certo senso è vero, visti i complimenti che abbiamo continuato a ricevere. Secondo me, però, il dato non mi sorprende perché, quando si lavora con dei bravi calciatori, allenati e sviluppati nel nostro settore giovanile, il risultato non può che essere questo. Anzi mi permetta di sottolineare che la nostra squadra, proprio per questo valore, è stata quella che probabilmente ha affrontato un investimento economico decisamente inferiore rispetto a quello di tantissime altre squadre! Vinatzer? È sempre un piacere vederlo giocare e sono sicuro che anche in Eccellenza farà la sua parte!”
I giovani rappresentano un materiale umano importante, al quale però bisogna affidare il giusto maestro, così come si è rivelato mister Rella.
È vero. Rella è riuscito a conferire ulteriore forza ed unione all’intero gruppo, sia in campo che fuori dal campo. Ed i risultati si sono visti: basti pensare che nello scorso anno abbiamo incassato 50 gol mentre in questo campionato i gol subiti sono stati 28. Discorso che vale anche per Vinatzer che ha segnato diciotto reti, otto in più del passato campionato. La prima volta del Gherdeina in Eccellenza, significa anche la prima volta di un derby in questo importante contesto. Quale sarà la vostra stracittadina?
“Sicuramente la sfida con il Brixen!”