L’Inter vince soffrendo, il nuovo Milan pareggia 

Ottava giornata. Fra le partite del pomeriggio spicca la vittoria del Cagliari che continua a scalare la classifica mentre la Roma non va oltre lo 0 a 0 con la Sampdoria del «suo» Ranieri



Milano. L'Inter risponde vigorosamente, per due terzi di partita, al successo della Juve, poi rischia l'osso del collo lasciandosi rimontare due gol dai padroni di casa del Sassuolo e dunque il pirotecnico 3-4 finale piace parzialmente allo “sceriffo” Conte. La volata scudetto riprende scoppiettante, con le fuggitive che si possono concentrare sulla Champions. Nella domenica dell’ottava di campionato, poi, il Cagliari esce allo scoperto e grida la sua voglia d'Europa. Sospinta da un Nainggolan in grande spolvero (gran gol e un palo) viene a capo della tenace resistenza della Spal e si catapulta al quinto posto scavalcando le due romane. Entrambe, perchè dopo il pari della Lazio di sabato, arriva anche quello della Roma, contro la Sampdoria di mister Ranieri che comincia dunque con un punto, promettente, ma il lavoro da fare è tanto. Il Torino spreca l'ennesima occasione per fare il salto di qualità: a Udine regala un tempo ai padroni di casa che vanno meritatamente in vantaggio con Okaka, poi i granata spingono forte con Belotti ma se non segna lui il Torino fa poco, lui non ha segnato e dunque i friulani resistono e salgono in zona tranquilla.

Nei match del tardo pomeriggio, poi, prima il Parma ha preso a schiaffi, rifilandogli una secca “cinquina”, il Genoa, un Genoa che segna il gol della bandiera con il trentino Pinamonti ma non basta per riaprire una sfida a senso unico e che con questo esito rimette in discussione la panchina di mister Andreazzoli.

Quindi, nella partita serale della domenica, c’era attesa per la sfida del “nuovo” Milan del neo allenatore Pioli, contro il Lecce. Una partita attesa e che il Milan ha portato dalla sua parte nel primo tempo, andando in gol con Calhanoglu. Nella ripresa però il Lecce ci ha creduto, ottenendo, su un’offensiva, un rigore per fallo di “braccio” (dopo verifica al Var) di Conti, rigore che Babacar si è visto respingere da Donnarumma, ma con la fortuna di avere il pallone sui piedi, per ribadirlo in rete e centrare l’1 a 1. Il Milan ha reagito, ha colpito un palo con Calhanoglu che poi ha confezionato un passaggio perfetto per Piatek, cambio azzeccato di mister Pioli, che ha segnato il 2 a 1. Sfida finita? No, il Lecce ci crede e al secondo minuto di recupero piazza il gol del pareggio con Calderoni.

Tornando ad analizzare nel dettaglio alle sfide di ieri pomeriggio, sembra facile il compito dell'Inter che a Reggio Emilia contro il Sassuolo si gode un super Lukaku e un concentrato Lautaro che sblocca dopo 1'. Berardi trova il pari, ma la sinfonia nerazzurra è a senso unico e il Sassuolo viene travolto da Lukaku e da due rigori che gli attaccanti nerazzurri si dividono cameratescamente. Per oltre un'ora è uno show a senso unico, poi il Sassuolo ingrana la quarta, la difesa dell’Inter come accade un po’ troppo spesso scricchiola e alla fine i padroni di casa vanno a segno due volte, sfiorano il pareggio e fanno sospirare il triplice fischio agli interisti. Per il perfezionista Conte c'è qualcosa da rivedere ma le potenzialità dell'attacco sono rassicuranti.

Una Roma sempre più incerottata saluta il suo antico maestro Ranieri, chiamato al capezzale di una Sampdoria in zona retrocessione. Per lui un punto giusto e qualche segnale di ripresa al termine di una partita senza gol. Il mister giallorosso Fonseca, in tribuna squalificato assiste alla perdita di altri titolari e pensa a un pellegrinaggio a Lourdes. Cristante si ferma dopo 8', a fine tempo torna ai box Kalinic e torna Dzeko con la maschera protettiva. Poco spettacolo e tanta tensione per i rispettivi problemi generano una gara spezzettata e con pochi spunti. I giallorossi hanno qualche occasione ma alla fine devono difendere il pari in dieci per il doppio giallo all'ingenuo Kluivert e Lopez salva su Bonazzoli.

Il Cagliari supera un nuovo esame di maturità, dà spettacolo contro la Spal ed entra ufficialmente in lotta per un posto in Europa. Squadra piena di talenti miscelati, ritrova il suo uomo guida Nainggolan che segna un gol d'autore, prende un palo, dà la scossa ai sardi che poi si giovano dell'ingresso di Nandez. Su un errore di Floccari Faragò raddoppia e per la tenace Spal è notte fonda.

Il Torino a Udine gioca una gara abulica e perde la quarta gara in trasferta: l'Udinese crea occasioni con Okaka, un palo di Sena, poi arriva il gol dell'ex romanista su assist di testa di Mandragora. Nella ripresa entra Zaza e il Toro parte all'attacco, crea qualche occasione ma i tre punti dell'Udinese sono meritati.

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