Quella dell’ Athletic Club è una favola di sport e una storia d’amore

Bolzano. Athletic Club ‘96 Bolzano, lo scudetto della costanza, della tenacia di un gruppo, dei salvataggi di grandi talenti diventati campioni. Il Tricolore dei Societari assoluti di atletica...



Bolzano. Athletic Club ‘96 Bolzano, lo scudetto della costanza, della tenacia di un gruppo, dei salvataggi di grandi talenti diventati campioni. Il Tricolore dei Societari assoluti di atletica leggera non era mai salito fino a quassù, in mezzo alle montagne dove d’inverno freddo e neve non sono proprio il perfetto cantiere per costruire successi. Dopo le grandi imprese a livello individuale, ecco quella a livello societario che ha già fatto il giro d’Italia. «Ma come, Bolzano Campione d’Italia?», si stanno domandando in tanti. Si, è proprio così, l’Athletic Club ‘96 di Bolzano, che ha riceduto i complimenti dal presidente della Fidal Alfio Giomi, è la più forte società maschile di questo Stivale pazzo per il calcio ma tanto affezionato all’atletica leggera.

Insomma, Bolzano città dell’hockey – difficile sostenere il contrario – e adesso più che mai anche della “Regina degli sport”.

La storia

Correva l’anno 1947. L’Italia era da poco uscita dalla guerra, la Polaroid lanciava sul mercato la macchina fotografica che realizza foto visibili in un minuto, nel Regno Unito la principessa Elisabetta di Windsor e Filippo duca di Edimburgo si univa in matrimonio il 20 novembre e due giorni dopo a Bolzano, in una terra all’epoca molto difficile sul tema etnico, presso l’ex-Gil maschile di via Vintola, un gruppo di appassionati fondava la Società Atletica Bolzano.

Tra le pietre miliari per arrivare al trionfo di Firenze, c’è il 1983, anno di fondazione della Nuova Atletica Alto Adige, rivolta soprattutto al settore assoluto perché nel capoluogo altoatesino c’era voglia di atletica e c’erano le stelle Antonella Bellutti e Luisa Marinaro.

Perché l’Athletic Club ’96?

Merito dell’amore tra due persone innamorata anche dell’atletica leggera. Bruno Telchini, buon mezzofondista bolzanino (successivamente avvocato), frequentando il campo s’era fidanzato con Luisa Marinaro, punta della nazionale azzurra dei 400 ostacoli e capitana della plurititolata Assi Banca Toscana di Firenze (nel 1931 fu la prima società Campione d’Italia tra gli uomini). Captata in giro per l’Italia l’importanza dell’atletica leggera di gruppo, nel cuore di Telchini, nel frattempo diventato anche allenatore di Luisa (oggi sua moglie), era scoppiato il desiderio di creare una società forte anche a Bolzano. Nell’ottobre del 1996 Telchini fonda l’Athletic Club ‘96. Il battesimo nel giugno del 1997 alla finale interregionale B a Marcon, poi nel 2001 la promozione nella vecchia A1, nel 2005 la partecipazione alla prima finale Argento, nel 2007 la prima storica partecipazione alla finale Oro, a Palermo, nell’ultimo anno riservato anche ai gruppi sportivi militari. Nel 2013 la vittoria nella finale Argento, poi sempre finale Oro passando dal quarto posto di Jesolo 2015, al terzo posto di Modena 2018 per arrivare al trionfo dei giorni nostri.

Gli uomini chiave

Quattro uomini chiave per uno Scudetto. Si tratta di Paolo Dal Molin, l’azzurro degli ostacoli alti, atleta sul quale Telchini ha sempre creduto molto e che ha salvato da un ritiro precoce portandolo all’Athletic Club; Antonino Trio, lunghista di carattere dimostrato con quell’ultimo volo vincente di domenica scorsa a Firenze; Albert Chemutai, l’uomo degli altopiani ugandesi che mette tutti in riga su siepi e mezzofondo prolungato; Brayan Lopez, una delle promesse dell’atletica italiana sul giro di pista.

Ci sono poi i tanti altoatesini, tra senatori (stoico Hubert Göller) e giovani talenti, dall’astista Nicolò Fusaro all’allievo Leonardo Badolato passando per l’altista Alberto Masera e i velocisti Alessandro Monte e Kevin Giacomelli.

Numeri e geografia dei Societari

Erano ben 638 le società dalla fase regionale hanno partecipato al Campionato di società, nel corso dell’ultimo decennio spesso modificato nel suo regolamento anche con qualche azzardo (una volta era obbligo inserire almeno due allievi e due junior).

Dal 2008 lo scudetto maschile è stato vinto solo da sei società. La prima, l’Assindustria Sport Padova, quest’anno vincitrice della finale Argento. Cinque titoli sono stati centrati dalla gloriosa Riccardi Milano (oggi chiusa a livello assoluto), uno dall’Atletica Vomano, due dalla Studentesca Rieti e due da Benevento. Insomma, una geografia abbastanza ristretta considerando che grandi bacini, quali Toscana ed Emilia Romagna sono ancora esclusi.

Futuro

Il presidente Telchini sta già pianificando una grande festa per il mese di ottobre dove saranno invitati tutti gli atleti che dal 1996 hanno indossato la maglia dell’Athletic Club ma anche le tante generazioni che hanno gareggiato prima con la maglia della Sab – tutt’oggi in attività con il settore giovanile – e quella della Nuova Atletica Alto Adige. Il futuro sportivo per quanto concerne la squadra è già proiettato alla prossima stagione. Il 30 e 31 maggio 2020 l’Athletic Club ’96 sarà una delle società aventi l’onore di rappresentare l’Italia nella prestigiosa Coppa dei Campioni (ex Coppa Europa) per club. La sede non c’è ancora ma l’adrenalina è già a mille.

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