Grande spavento 

Rapina a mano armata nella villa di Luca Toni

Bologna. «La cosa che conta di più è che la mia famiglia sta bene, non ci hanno fatto del male pur avendo subito un bel trauma e un forte spavento». Il centravanti della nazionale di calcio campione...



Bologna. «La cosa che conta di più è che la mia famiglia sta bene, non ci hanno fatto del male pur avendo subito un bel trauma e un forte spavento». Il centravanti della nazionale di calcio campione del mondo nel 2006, Luca Toni, racconta così sul suo profilo Instragram la brutta serata vissuta giovedì insieme alla sua famiglia, quando tre persone, a volto coperto, armate di pistola, sono entrate nella villa di Castelnuovo Rangone (Modena) dell'ex calciatore. Una col po studiato, che ha visto poi i banditi fuggire con auto scura di grossa cilindrata, portandosi dietro una decina di orologi e un migliaio di euro. «Dispiace anche il fatto che i malviventi abbiano portato via beni preziosi, ma soprattutto affettivi - ha spiegato ancora l'ex bomber di Palermo, Fiorentina e Bayern Monaco - a seguito della rapina sono intervenute le forze dell'ordine, probabilmente chiamate dai vicini insospettiti da una macchina in movimento nella mia via. La vigilanza non si è accorta di nulla».

Secondo i carabinieri di Sassuolo, che hanno avviato le indagini insieme ai colleghi del comando provinciale di Modena, dopo essere entrati nell'abitazione i rapinatori hanno immobilizzato i componenti della famiglia con del nastro adesivo e, all'arrivo a casa dell'ex calciatore, lo hanno minacciato con l'arma facendosi consegnare orologi e denaro. Un'ora di paura, tanto è durata la rapina, che non sarà facile da dimenticare.

Dopo aver ascoltato il racconto di Luca Toni gli investigatori hanno cominciato a ricostruire le mosse dei rapinatori, grazie anche all'aiuto delle numerose telecamere di sorveglianza che si trovano nell'area e che potrebbero fornire un aiuto decisivo per rintracciare l'auto della banda.















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