Calcio

Sarà una serie A made in Südtirol 

Saranno tre gli allenatori che si sono formati a Bolzano a sedere nella prossima stagione sulle panchine del massimo campionato: Stroppa a Monza, Zanetti ad Empoli e Baroni a Lecce. Senza dimenticare Tesser a Modena e Javorcic ormai a Venezia


Filippo Rosace


BOLZANO. Südtirol, l’Università degli allenatori. Nella prossima stagione gli ex Giovanni Stroppa, Paolo Zanetti e Marco Baroni si daranno battaglia in serie A alla guida, rispettivamente, di Monza, Empoli e Lecce. Stroppa, Zanetti e Baroni sono alcuni dei nomi che hanno arricchito il capitolo degli allenatori svezzati dalla società altoatesina, e destinati a sbarcare nell’Olimpo del calcio italiano. E non solo.

Nella sua pur giovane storia calcistica, la società biancorossa ha saputo rappresentare un terreno fertile per giovani allenatori in cerca di futuro da copertina, dimostrando di aver avuto sempre l’occhio lungo nella scelta di chi è stato chiamato a modellare il materiale umano a disposizione.

Scorrendo la cronologia, il primo nome che ha dato il via alla lista dei “saranno famosi” è quello di Giuseppe Sannino. Il tecnico di Ottaviano è sbarcato al Südtirol portando in valigia le esperienze maturate praticando il settore giovanile del Como. Qualità che hanno permesso all’allenatore napoletano di guidare dapprima il Südtirol alla promozione in C2, per poi dedicarsi a cercare la strada che lo avrebbe portato a guidare panchine della massima serie come quelle di Siena, Palermo e Chievo, e successivamente sbarcare in Inghilterra alla guida del Watford.

Subito dopo l’addio del sergente di ferro, lo stanzone biancorosso ha accolto a braccia aperte Attilio Tesser, proveniente dalla Primavera del Venezia. L’allenatore gentiluomo ha da subito esibito idee chiare e qualità nel gestire lo spogliatoio, così dopo due stagioni maturate in Alto Adige, l’allenatore di Montebelluna è approdato in serie B con la Triestina, per poi guidare in serie A il Cagliari e l’Ascoli. Nel palmarès di Tesser c’è anche l’ubriacante cavalcata con il Novara, che permise alla società piemontese di conquistare due promozioni consecutive passando dalla serie C1 alla serie A.

Nella stagione 2005-2006 sulla porta dello spogliatoio biancorosso si è stagliato il profilo di Marco Baroni, allenatore fiorentino che dopo l’anno calcistico trascorso a guidare il Südtirol ha proiettato sguardo e competenze in cadetteria, guidando gli scudetti di Benevento e Reggina, esperienze inframmezzate da una veloce apparizione in serie A alla guida del Frosinone.

“Mi manda Liedholm ed anche Sacchi”. E’ il 2011 quando Giovanni Stroppa si presenta a Maso Ronco nella sua prima stagione con la tuta biancorossa, proveniente dalla Primavera del Milan. La scelta del Südtirol rappresenta per “Giuanin” il primo importante mattoncino di una carriera che porterà l’ex centrocampista del Milan stellare a conquistare la serie A con la panchina del Pescara, Crotone, e nella stagione appena conclusa, con quella del Monza.

E tra i banchi dell’Università del Südtirol si è formato anche Paolo Zanetti. Aladino Valoti, allora ds biancorosso, individuò nelle qualità dell’emergente ed ambizioso giovane allenatore i requisiti necessari per consentire al Südtirol di crescere ed a Zanetti di affermarsi. Ed anche molto presto. L’ex difensore del Torino arrivò a Bolzano portando in dote non solo l’entusiasmo, maturato alla guida della Primavera della Reggiana, ma anche la scommessa di essere l’allenatore più giovane della categoria. Nato nell’anno del mundial spagnolo, Zanetti prese possesso della panchina del Südtirol a soli 35 anni. Due stagioni intense con i biancorossi (condite dallo storico secondo posto in campionato e dalla semifinale playoff con il Cosenza), per poi migrare in serie B alla guida dell’Ascoli e, successivamente, a quella del Venezia culminata con la promozione in serie A.

Infine Ivan Javorcic. Il tecnico croato non è sbarcato a Bolzano con l‘etichetta del Carneade della panchina, perchè prima del Südtirol, Javorcic ebbe modo di battezzare l’esperienza in serie A alla guida del Brescia, ma successivamente, rimase “intrappolato” in terza serie alla guida di Mantova e Pro patria. L’anno scorso è maturato l’exploit con il Südtirol, esperienza che ha consentito al tecnico di Spalato di laurearsi presso l’Università altoatesina conseguendo il diploma di tecnico ambito e ricercato, soprattutto dal Venezia che ha affidato ad Javorcic le ambizioni di un immediato ritorno in serie A.













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