«Tornerò a fare gol Ora alleno tanto la mente per ripartire di slancio»

BOLZANO. L’appuntamento con il gol è solo rimandato. Simone Mazzocchi è il fromboliere principe dell’Alto Adige Südtirol con dieci gol all’attivo e tanta voglia di bucare le reti avversarie…Coronaviru...



BOLZANO. L’appuntamento con il gol è solo rimandato. Simone Mazzocchi è il fromboliere principe dell’Alto Adige Südtirol con dieci gol all’attivo e tanta voglia di bucare le reti avversarie…Coronavirus permettendo. Eh sì perché le ultime esultanze del cannoniere milanese sono state quelle esibite al Druso, con la doppietta rifilata al Rimini (4-1 il finale, ndr), il 19 gennaio.

Mazzocchi scalpita, non in panchina, ma tra le mura dell’appartamento bolzanino che il ventunenne attaccante condivide assieme ai compagni di squadra Ierardi e Crocchianti.

«Trascorro le giornate allenandomi e per quello che è possibile fare, cerco di lavorare assieme ai miei due compagni - racconta il calciatore -. Studio le mie vecchie partite, leggo libri. Attualmente sto leggendo “Oltre” di Alex Bellini, un libro che affronta l’argomento della esplorazione mentale nello sport e nella vita quotidiana».

Nella scorsa stagione Simone Mazzocchi si era presentato al pubblico bolzanino alla corte di mister Zanetti, firmando quattro reti in trentadue presenze.

Quest’anno mister Vecchi ha puntato molto sulle qualità del giovanotto che, al centro dell’attacco biancorosso, nelle ventitré partite giocate è andato già in doppia cifra.

«Sicuramente la stagione stava andando bene – conferma Mazzocchi -, sia a livello personale che anche di squadra. Peccato che questa emergenza abbia stoppato ogni ambizione. Quando si vivono certe situazioni da una parte dispiace, ma bisogna anche capire che stiamo attraversando un vero e proprio dramma, per cui bisogna pensare positivo e guardare avanti. Non è neanche facile stare lontano da casa, ma siamo costretti a farlo ed è inutile rammaricarsi. L’avversario più difficile? Lo sto affrontando proprio in questi giorni che siamo tutti a casa: è questo che farà la differenza. Non è facile alzarsi e cambiare le proprie abitudini, bisogna far passare le giornate che sono lunghe. Dico che farà la differenza perché è più l’aspetto mentale che conta per essere pronti quando si riprenderà. Sono in contatto quotidiano con la mia famiglia e mi basta sapere che stanno tutti bene. In questo momento dobbiamo pensare a superare questa emergenza nel migliore dei modi».

Simone Mazzocchi ha mosso i primi passi calcistici nel settore giovanile del club milanese “Villa” a Milano, per poi affinare qualità e competenze nella cantera dell’Atalanta, compresa l’esperienza maturata per una stagione con lo scudetto del Tritium. Tre stagioni e quindici gol con la primavera della Dea, hanno consacrato al grande pubblico la maturità del giovane attaccante che però cercava qualcosa in più.

E quando l’opinione prevalente era quella di vederlo calcare i campi del professionismo lombardi, l’attaccante opera una scelta di vita volando a Siracusa, nel girone C della terza serie.

«Cercavo un’esperienza lontano da casa, sia per crescere a livello umano che a livello calcistico - spiega -. Il girone C è uno di quelli tosti. Non è facile, con quei campi infuocati di adrenalina e passione. Sapevo in partenza che da quelle parti sarebbe stato necessario vendere cara la pelle. Come esperienza mi è servita tanto per crescere. Qual è stato l’aspetto maggiormente formativo? Il carattere!».

Dopo una stagione con la compagine aretusea, Simone Mazzocchi finisce nel mirino di Paolo Bravo che lo consegna a mister Zanetti, idealmente con la targhetta recante scritto: “uno dei migliori giovani attaccante in circolazione”.

«Sono arrivato a Bolzano con l’idea di continuare la mia crescita e, nello stesso tempo, fornire un significativo contributo alla squadra - chiarisce il giocatore -. Vado sempre in campo con lo stesso obiettivo e ce la metto tutta per fare gol. In queste due stagioni con la maglia dell’Alto Adige c’è stata una crescita sia a livello fisico ma soprattutto a livello di fiducia nei miei mezzi. Questa l’ ho avvertita ancora di più negli ultimi mesi rispetto alla passata stagione, quando ho fatto un po’ fatica a farmi notare».

L’ambizione, ovviamente, è quella di migliorare ulteriormente la doppia cifra in termini di gol, anche se la prospettiva potrebbe essere quella di rinviare ogni argomento alla prossima stagione, visto l’evolversi dell’emergenza.

«L’obiettivo – conclude Mazzocchi – è quello di ambire a qualcosa di più, ma per il momento bisogna adeguarsi perché non sappiamo se e quando si riprenderà. Ogni volta che guardiamo la televisione apprendiamo notizie drammatiche, per cui bisogna pensare ad assistere e sostenere il lavoro di chi sta affrontando in prima linea e con coraggio questa emergenza, dobbiamo ringraziarli. Per i gol c’è tempo».

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