Virtus Bolzano, cantiere aperto Kicaj e Koni vicini al rinnovo
I programmi per la prossima serie D. Il direttore Fausto Grandi attende risposte per alcuni giovani dell’Alto Adige Piacciono Jamaj e Salvaterra, ma le richieste per i ragazzi non mancano. Arnaldo Kaptina in uscita, o a luglio o a gennaio
Bolzano. In attesa degli eventi. In casa Virtus Bolzano, le attività riguardanti la programmazione della passata stagione passano anche dalle scelte che faranno i “cugini” dell’Alto Adige.
Il discorso riguarda gli under da scegliere nel “giardino” di Maso Ronco ed anche i “fiori” che il ds Paolo Bravo sembra intenzionato a cogliere nel terrazzo dell’Internorm Arena.
Partiamo dai primi. Nell’agenda di Grandi ci sono diversi nomi tra i quali quelli di Jamaj e Salvaterra; bisognerà capire, però, quali siano le reali intenzioni e strategie dell’Alto Adige, visto che a pretendere i giovani biancorossi si sono messi in fila anche altre realtà. Un esempio arriva dal Dro che si è già assicurato le qualità del portiere Gentile.
E a proposito di portieri, lo “specchio” della Virtus Bolzano se lo contenderanno Weiss e Grbic, sempre ammesso che sul “portierino”, che ha ben figurato nella passata stagione, l’Alto Adige non reclami la proprietà, facendo così rientrare Weiss nel proprio portafoglio.
L’Alto Adige vanta anche la proprietà di “cavallo pazzo” Simone Davi, gioiellino che potrebbe rimanere ad allenarsi sul sintetico di via Cadorna solo se Paolo Bravo non riuscirà a pescare nel mercato un under già svezzato per la terza serie. Dulcis in fundo c’è il discorso legato ad Arnaldo Kaptina. In questo caso il passaggio del centrocampista all’Alto Adige non dipende dal mercato dei cugini, ma dalla decisione definitiva che l’Alto Adige adotterà a breve, due sono le strade: far traslocare Kaptina già a luglio o attendere il mese di gennaio.
È chiaro che tutte queste possibili decisioni incidono sul lavoro di programmazione, impostato da Fausto Grandi, perché una cosa è sapere da subito che bisogna coprire una “mattonella”, piuttosto che tre, o anche di più. In questo scenario, il ds della Virtus Bolzano continua a muoversi con circospezione, valutando possibili soluzioni ma senza prendere impegni con nessuno.
Nello stesso tempo, Grandi sta lavorando intensamente con l’obiettivo di non perdere pezzi importanti, dello scacchiere collaudato nella passata stagione.
In questa direzione, fervono i colloqui sia con Kicaj che anche con il bomber Koni. Per quanto riguarda la posizione del capocannoniere del sodalizio, sembra che ci siano margini di trattativa tali da convincere il ragazzo continuare l’avventura in biancorosso, procrastinando così la possibile esperienza all’estero (in Finlandia).
Sul fronte trattative, sono state archiviate quelle destinate a convincere Michael Cia a raggiungere il suo “vecchio” mister ed i suoi “vecchi” compagni di cordata nell’Alto Adige. Così come nella passata stagione, quando Grandi attenzionò immediatamente l’interesse per il centrocampista, anche quest’anno, gli sforzi (leggasi offerta economica) prodotti dal direttivo biancorosso bolzanino non sono stati sufficienti ad accontentare le richieste di Cia che, come pare, vestirà ancora per un’altra stagione la maglia del San Giorgio ma nel torneo di Eccellenza.
Le attenzioni della Virtus Bolzano sono anche rivolte, con la stessa attenzione, al settore giovanile biancorosso. Il direttivo presieduto da Robert Oberrauch è impegnato nel programmare nuove strategie che possano consentire da una parte il corretto funzionamento della macchina organizzativa bolzanina e, nello stesso tempo, garantire il corretto sviluppo dell’attività sportiva ai giovani calciatori che, ogni anno, bussano alla porta dell’impianto di via Cadorna.
Analizzato il percorso della passata stagione, durante il quale i responsabili del settore si sono trovati a confrontarsi con una elevata numerica di iscritti e di formazioni, alle quali però non ha fatto riscontro un’adeguata offerta impiantistica (campi da calcio e palestre per gli allenamenti).
L’idea nuova è quella di allargare il dialogo con le varie componenti del territorio cittadino (per la verità rimaste ormai ben poche) puntando ad una sorta di dinamica collaborazione, sinergia che possa consentire ai giovani calciatori una collocazione ideale per poter praticare l’attività senza soluzione di continuità. Il dialogo è già stato avviato con Jugend Neugries e Oltrisarco Juventus Club.