Watch Tomorrow oggi guarda tutti dall’alto 

La giornata a Maia. Ma il finale è a tinte gialle con i giudici al lavoro per una «deviazione» di Silent Partner, ma senza poi modificare l’arrivo. E Troger può far festa con un tris di vittorie


Claudio Mantovan


Merano. Finale a tinte gialle a Maia, nella corsa siepi riservata ai debuttanti e maiden di tre anni, il Premio Memc. Ha vinto Watch Tomorrow e lo ha fatto con pieno merito, da soggetto che ha davanti un avvenire con la strada in discesa, per la gioia di Raffaele Romano, il suo allenatore che ne aveva anticipato le potenzialità, e di Christian Troger, il proprietario tre volte vincitore ieri. Il gracchiare della sirena dei commissari ha messo tutto in discussione. Diciamo che togliere la vittoria a Watch Tomorrow non sarebbe stato un peccato veniale, ma mortale. D’accordo, ha trovato un’autostrada per accelerare e andare a vincere, ma lo ha fatto senza rubare nulla e senza commettere alcunché. In abito giallo è finito Gabriele Agus, interprete di Silent Partner, autore di una deviazione galeotta prima dell’ultima siepe, di estrema pericolosità. D’accordo che durante tutto il percorso Silent saltava a sinistra, altrettanto d’accordo che Agus non sia incorso nell’intenzionalità, ci mancherebbe altro, ma ciò non giustifica il malefizio. Giusta la decisione dei commissari di lasciare invariato l’ordine d’arrivo, Watch ha vinto di un chilometro, ma decisamente quasi indolore la punizione inferta a un Gabriele Agus solitamente corretto in corsa e ieri di parere opposto. Sette giorni di appiedamento che potevano e dovevano forse essere il doppio, perché anche se non l’ha fatto di proposito, allora con questo cavillo tutto si può fare.

Andate a dirlo a Paolo Favero, secondo con il suo sfortunatissimo Atom, che sprizzava fuoco, fiamme e veleno da tutti i pori.

La corsa è vissuta sul galoppo in avanti di Silent Partner, sull’attacco contemporaneo di Atom Hearth e Poet’s Shadow, sul fattaccio e sul prepotente allungo del vincitore.

Tre vittorie di Christian Troger dicevamo, iniziate con quella inattesa di Schwarzwald in steeple. Il rosso stellato ha lasciato sul posto Larizano, dopo aver dato l’impressione di aver perso mordente sulla retta opposta ed essere tornato con decisione in arrivo. E qui ci scappa un bravo per il giovane Gabriele Agus. Agus che ha concesso subito il bis in sella a Dundee Lodge nella siepi riservata ai quattro anni. In fuga dal via, Dundee Lodge non si è mai fatto avvicinare confermando di aver raggiunto una maturità di tutto rispetto. Alle sue spalle King Kong ha regolato Worth My Time per la piazza d’onore. Tra i vecchiotti in siepi il più giovane e brillante si è dimostrato Starman con i suoi quattro anni, per i colori gialloneri di Herr Aichner che continuano a brillare dopo l’esaltante successo nel Merano. Starman si è limitato a correre duecento metri, gli ultimi, per sfondare nei confronti dell’ospite Gratsiya discreta seconda su Rio Apache. In piano en plein di Klaudia Freitag nelle vesti di proprietaria e allenatrice grazie al duo Peruke N Periwig e Distant Dawn, con Riccardo Belluco che quando ha il cavallo non sbaglia un colpo. In chiusura è arrivato il momento di Da Milano che ha resistito a Contra e l’eccellente gonnella Pederiva con Lena Mattuzzi sempre al palo (terza) con il suo Apelle Fan.

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