Agricoltura: Ass. E-R, riduzione presenza cinghiali è priorità



(ANSA) - BOLOGNA, 10 GIU - I danni ai raccolti provocati dai cinghiali e l'allarme per la peste suina africana, che al momento vede l'Emilia-Romagna indenne dalla malattia, sono all'attenzione della Regione che sta mettendo a punto un Piano a protezione degli allevamenti. L'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi, ha anche scritto ai sindaci dell'Emilia-Romagna per aggiornarli sulla situazione e sugli interventi previsti, sottolineando come sia "indispensabile ed urgente l'introduzione delle nuove misure contenute nella bozza di decreto-legge del Ministero che le Regioni hanno visionato e che si auspica venga approvato al più presto".

Sono due le azioni giudicate maggiormente efficaci: il prolungamento fino a cinque mesi della attività di caccia al cinghiale, consentendo una riduzione del numero di questi animali attraverso i metodi consentiti dalla legge, fra cui anche la braccata che negli ambienti boschivi si presenta più efficace. E l'estensione dei piani di controllo anche alle aree in cui attualmente non sono previsti, ma dove i cinghiali provocano gravi danni alle produzioni agricole.

"Abbiamo ripetuto nei nostri recenti incontri al Governo e al legislatore nazionale - ha aggiunto l'assessore - che non è sostenibile vedere attività che dalla sera alla mattina perdono un intero patrimonio produttivo, solo perché non si vuole mettere mano a una norma statale che da più parti dimostra tutta la sua inattualità e inefficacia, impedendo alle Regioni di intervenire con strumenti speciali nelle situazioni in cui si rischia di veder scomparire intere attività agricole".

Nei prossimi giorni la Regione presenterà al Commissario straordinario nazionale per la peste suina africana, Angelo Ferrari, il Piano regionale di interventi urgenti (Priu) con il dettaglio delle misure, e le attività di monitoraggio sui piani di controllo con il conteggio degli abbattimenti e la sorveglianza. (ANSA).









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