Ìsula, un'altra Sardegna da vivere con tutti i sensi



CAGLIARI - Marmilla e Trexenta, nel sud Sardegna, e Barbagia, con Gadoni, per un viaggio come esperienza immersiva, emozionale, partecipata. E che lascia un buon ricordo tra paesaggi, storia, archeologia, come anche colori, fragranze, sapori, saperi. Ìsula è il nome evocativo per un progetto itinerante e coinvolgente tra le meraviglie della Sardegna.
    Realizzato dall'associazione di volontariato Amici di Sardegna, presieduta da Roberto Copparoni, coinvolge nove comuni dall'8 al 30 dicembre: Gonnosfanadiga (8 dicembre), Masullas (10), Pau (11), Siddi (17), Lunamatrona (18(, Gadoni (23), Pompu (27), Genoni (29), Ortacesus (30).
    "Turisti e visitatori - spiega Copparoni - diventano parte attiva di un processo di conoscenza, partecipazione e coinvolgimento diretto, attraverso una serie di eventi, attività, laboratori pensati per gruppi ristretti". Ìsula è una iniziativa fortemente contestualizzata, legata alla cultura del luogo, all'artigianato, alle produzioni tipiche, alle espressioni artistiche, culturali, folcloristiche, come all'ambiente naturale.
    Da qui una serie di "giornate-evento" intensive create per conoscere e sperimentare in prima persona. Come sentire il profumo del pane appena sfornato, mettere le mani in pasta, passeggiare tra i profumi delle essenze, partecipare alla creazione di tappeti o antichi strumenti, su tutti le launeddas, o ancora riconoscere al tatto a occhi bendati, in un percorso sensoriale, le diverse tipologie dell'ossidiana, pietra di origine vulcanica. E tra le tante visite guidate, spicca quella alle Tombe dei Giganti a Gonnosfanadiga e Siddi.
    Un viaggio partecipato e scandito anche da balli, musica, canti, teatro e poesia con i viaggiatori protagonisti degli eventi. "Non si tratta quindi di 'trascorrere' una vacanza o una giornata, ma di 'viverla' intensamente con tutti i sensi - chiarisce Copparoni - Ìsula è l'occasione per conoscere il territorio di riferimento sotto molteplici aspetti, confrontarsi sulle opportunità di sviluppo sostenibile alla luce dell'Agenda 20/30 e conoscere le aspettative e i desiderata del pubblico".
    Ecco il perché di una serie di tavole rotonde tematiche organizzate nei vari comuni toccati dal progetto sul tema "Le nostre radici... il nostro futuro". (ANSA).
   









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