Carli mostra guerra ai civili da S.Anna di Stazzema a Bucha



(ANSA) - STAZZEMA (LUCCA), 07 LUG - Gli orrori della guerra, da Sant'Anna di Stazzema (Lucca) a Bucha in Ucraina, vengono resi visibili in una mostra di Carlo Carli al Parco nazionale della Pace.
    L'autore è ex parlamentare e primo firmatario della legge statale che tutela Stazzema, luogo dell'eccidio nazifascista del 12 agosto 1944 che fece 560 vittime civili. Esposti 23 dipinti, alla Fabbrica dei Diritti, l'edificio sopra il paese, dal 15 luglio al 15 agosto. Titolo, 'Da Sant'Anna di Stazzema a Bucha.
    L'umanità attraversa le intemperie'. Afferma il sindaco Maurizio Verona: "E' nostra intenzione portare l'esposizione in Ucraina nel luogo del massacro di innocenti".
    Tra le opere spicca il dipinto dove l'artista mette monumento ossario di Sant'Anna come sfondo alla fucilazione dei patrioti spagnoli del 1808, e all'immagine della distruzione della guerra in Ucraina, rappresentata dallo sguardo smarrito di un cane che veglia il padrone morto. Il colore rosso domina invece la scena mentre in altri dipinti campeggiano immagini di persone in fuga e sfollate e dei bombardamenti delle città come le opere dedicate di 'Mariupol' e 'Ucraina: un'innocenza colpita' che fanno parte del trittico sulla guerra. "Per molti anni - commenta Carli - mi sono occupato delle stragi nazifasciste ed in particolare di quella di Sant'Anna e aver visto dalle immagini e dei servizi giornalistici dall'Ucraina persone inermi, chiuse nelle loro case o impegnate nei lavori domestici e quotidiani, lontane dagli obiettivi militari, divenute vittime, ho pensato immediatamente a quanto accaduto a ridosso della Linea Gotica come a Sant'Anna di Stazzema. Nel vedere questo orrore ho sentito con forza la necessità di tradurre in immagini questo mio immenso dolore".
    "Abbiamo chiesto di poter esporre questa mostra nel Parco nazionale della Pace - spiega il presidente dell'Associazione Martiri di Sant'Anna Umberto Mancini - perché ci hanno colpito alcuni aspetti delle opere di Carli, soprattutto il richiamo al collegamento fra due luoghi defraudati da stragi di civili.
    Pensiamo che possa essere ulteriore occasione di riflessioni sulla guerra e la violenza". (ANSA).
   









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