Di Thiene (Adsi), 550 mln indotto ma istituzioni ci ignorano



“Siamo l’unica industria in Italia che può vantare uno stabilimento culturale in ogni Comune. Più di uno, in ogni provincia. Eppure, ancora non siamo visti come filiera”. A lanciare l’appello, il presidente dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Giacomo Di Thiene, oggi nel corso dell’ANSA Incontra su "Il turismo diffuso con Airbnb e il ruolo del patrimonio storico", curato dalla Redazione cultura, spettacoli e turismo, trasmesso in streaming su ANSA.it e sui canali social dell'Agenzia. “Le dimore storiche – racconta Di Thiene - sono collocate per lo più nelle aree interne, il 54% nei comuni sotto i 20 mila abitanti e di queste il 28% sotto i 5 mila e l’11% sotto i 2 mila. Nel 2019, poi, le oltre 8.200 dimore aperte al pubblico hanno ospitato più di 45 milioni di visitatori, contro i 49 milioni del sistema dei musei nazionali costituito da 2.500 dimore. Abbiamo quindi un potenziale di crescita di tre volte e mezzo. Parliamo di un indotto sul territorio di oltre 550 milioni di euro. Sulle dimore sono 250, con un fattore di moltiplicazione di 2,1 secondo uno studio, molto cauto, di Fondazione Symbola".









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