Ogni mattina quindici minuti di cyclette e altri quindici di tapis roulant. «In casa non uso il bastone, ma se esco sì. Sono più tranquillo. Prima avevo il contapassi, adesso cammino meno e li tengo a mente». Qualche settimana fa gli hanno rinnovato la patente. Ogni tanto sale coi figli alla Mendola, dove con la moglie Dina nel 1967 ha costruito una casetta (che lui chiama “baita”) ai Villini di Ruffrè. Ovviamente guida lui. Gli piace tagliare le curve e - qua e là - pigiare l’acceleratore. Ma senza esagerare. «Regola d’oro della mia vita: mai farsi prendere la mano, nel bene e nel male. Affrontare le cose un passo alla volta». Aldo Giacon compie oggi - 14 settembre 2024 - 100 anni. A 13 anni, nel '37, i genitori l'hanno spedito a Bolzano per lavorare in fabbrica, alle Acciaierie. Partito militare, il 12 settembre 1943 è stato catturato dai tedeschi e spedito su un carro bestiame in un lager in Polonia. Ha detto no alla Repubblica sociale perchè non voleva tornare a casa "per sparare ad altri italiani". I nazisti lo hanno costretto a lavorare nelle miniere di carbone e a scavare trincee. E' sopravvissuto a fame, freddo e malattie. "Non sono un eroe, ma con quel no ai fascisti, credo di aver fatto la mia parte".