Emergenza

Zanzara tigre e processionaria, in Bassa si corre ai ripari

Il caldo primaverile favorisce la proliferazione. A Salorno il Comune ha predisposto la disinfestazione di tombini, caditoie e fontane. A Ora l’amministrazione ha dato l’incarico per la rimozione dei nidi



BASSA ATESINA. In verità ci ha messo del suo anche questo folle mese di aprile che stiamo per lasciarci alle spalle e che ci ha fatti uscire di senno dal punto di vista meteorologico, con rimbalzi assurdi delle temperature e continui cambiamenti climatici. Condizioni che alla fine hanno favorito il "risveglio" degli insetti che tutti maggiormente odiano: le zanzare. In particolare le tigri, vera dannazione delle serate primaverili e estive.

Anche in Bassa, come ormai a ogni latitudine in Italia, il problema ha raggiunto dimensioni davvero insopportabili e così le amministrazioni comunali devono correre ai ripari. Il freddo dei giorni scorsi ha già lasciato il posto al sole caldo di queste ore, ma presto potrebbero tornare le piogge: il bengodi per le zanzare. L'amministrazione municipale di Salorno si è portata avanti richiamando la propria cittadinanza ad attuare comportamenti virtuosi nel segno della prevenzione: «È con l'arrivo della primavera che il fenomeno delle zanzare si presenta; il diffondersi della zanzara tigre oggi interessa anche il nostro territorio. A questo proposito abbiamo predisposto un programma di disinfestazione ambientale che prevede una serie di trattamenti mirati. Da qui la necessità di un doveroso impegno da parte di tutti in quanto per la massima efficacia della lotta alle zanzare è necessario prevenire la riproduzione».

Tramite una ditta specializzata, ogni anno vengono somministrati dei prodotti antilarvali, principalmente in tombini, caditoie e fontane. Ma la zanzara tigre non è l'unico insetto che infesta (anche) la Bassa. La processionaria rappresenta un'altra emergenza ormai presente su gran parte del territorio. A Ora, ad esempio, la zona del Rio Nero è da sempre fra le maggiormente colpite dal problema. Per questo motivo, anche quest'anno l'amministrazione comunale ha deciso di procedere con le maniere forti affidando a una ditta specializzata (la ditta trentina Garbari) l'incarico per la rimozione dei nidi di processionaria su diversi alberi della zona sportiva e degli immediati dintorni. Un intervento da attuare ancora prima che arrivi la bella stagione, così da anticipare l'uscita dell'insetto dal nido e la partenza della famigerata "processionaria". Un'azione che comporta un costo di qualche migliaia di euro per le casse comunali, oltre a tutti i fastidi e ai disagi che questa problematica si porta appresso. GL.M.













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