Il concorso

Video contro le disparità: gli studenti altoatesini da Mattarella

La 3H del liceo linguistico Carducci ha vinto il premio per le tecnologie informatiche. Crepaldi: «Noi da sempre in prima linea per la tutela delle donne e la riduzione del divario di genere


Valeria Frangipane


BOLZANO. Ragazze in t-shirt, treccine, fiocchi rosa. Ragazzi in camicia bianca e cravatta. Il video li mostra seduti tra i banchi. La voce narrante parla di "gender gap": «Difendete i vostri diritti e fatevi valere, fatevi valere».

Ripetuto all'infinito perché risuoni bene. Poi via con gli stereotipi di genere. Lui sarà primario, lei infermiera. Ingegnere e segretaria. Docente universitario a maestra d'asilo. Fino a quando una ragazza dice no. E allora il sistema si rompe, il "è sempre stato così" salta e lei vuole fare la vigilessa del fuoco, l'amministratrice delegata, l'ingegnera, la capocantiere e la pilota d'aereo. Anche lui scarta, esce dai binari del pensiero comune e si immagina estetista, uomo delle pulizie, maestro d'asilo ecc.

Questi alcuni frame del video della 3H del liceo linguistico Carducci che ha vinto il concorso nazionale "Lezioni di Costituzione, dalle aule parlamentari alle aule di scuola". La classe è attesa il 29 maggio a Montecitorio per la premiazione. Il giorno dopo, nell'anniversario dell'ultimo discorso di Giacomo Matteotti (30 maggio 1924), l'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

I docenti Carlo Dal Rì (Lettere) e Sabrina Tesolin (Scienze naturali), sono i curatori del progetto che apre una riflessione attenta sul riconoscimento di quei meccanismi, spesso subdoli, alla base della disparità di genere e del pregiudizio. Il regista, videomaker è Diego Carli.

Cristina Crepaldi, dirigente del liceo, parla di emozione fortissima. «Siamo molto orgogliosi del risultato ottenuto. Noi, inclusivi, in prima linea per la riduzione del divario di genere, per la tutela della donna e contro ogni barriera che crei diversità. Riconoscimento importante perché abbiamo vinto il premio speciale "Marta Genoviè De Vita" per l'utilizzo delle tecnologie informatiche in una categoria innovativa e mi riferisco allo sviluppo delle metodologie didattiche».

L'approfondimento degli studenti - dicono i docenti - parte dagli articoli 3 e 4 della Costituzione e arriva alle ricadute che questi diritti hanno sul territorio tra "Eurac Research" (gruppo "Gender Dynamics"), Università, Ufficio "Donna, famiglia e gioventù" del Comune e centro di sperimentazione "Laimburg".

Così Carlo Dal Rì: «Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di ricevere quest'importante riconoscimento. La classe ha lavorato con grande entusiasmo, dimostrando curiosità e interesse verso la tematica del divario di genere. Spesso si dice che le giovani generazioni siano disinteressate alla politica, ma questi ragazzi hanno invece dimostrato di credere nell'importanza dei valori costituzionali, che hanno fatto propri e che si impegneranno a realizzare nel proprio futuro - anche professionale. A emergere di più è stata infatti questa forte volontà di abbattere gli stereotipi che spesso ancora ingabbiano la nostra società, insieme al desiderio di costruire una società più equa e più giusta. Personalmente dico che se il futuro è nelle mani di questi ragazzi, allora siamo in ottime mani».

Le mani sono quelle di Lorenzo Bisogno, Leonardo Casucci, Luca Cereser, Alessia Cotrus, Anna De Pasquale, Elisa Di Monaco, Laura Fiorillo, Valentina Fontana, Iman Hadid, Arige Khalfaoui, Miriam Lacarbonara, Davis Masarin, Gaia Mazzarano, Miriam Mussomeli Lombardo, Sara Pasolli, Giorgia Peretto, Chiara Polonioli, Maximiliam Pramstrahler, Eleonora Maria Salvatori, Chiara Terlizzi, Elisa Zancanaro. Saranno loro il 30 maggio a incontrare Mattarella.













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