Acqua: Daga (M5s), riforma per tornare a gestione pubblica



"La crisi idrica ci ha detto chiaramente che le privatizzazioni degli ultimi vent'anni hanno un po' fallito o, comunque, non hanno dato i risultati promessi". Lo ha detto Federica Daga, deputata del Movimento 5 stelle, prima firmataria del progetto di riforma del servizio idrico che sarà discusso dalla Camera, che partecipa al Festival dell'Acqua di Utilitalia in corso a Bressanone, in Alto Adige. "Con infrastrutture che perdono il 40% di media nel Paese e depurazione e fognature sotto infrazione, forse è il caso che tutti insieme ci mettiamo a rivedere questo sistema di gestione del servizio idrico in Italia", ha aggiunto Daga riferendosi alle riserve espresse dai soggetti che gestiscono il servizio idrico sulla sua proposta, che riprende il disegno di legge di iniziativa popolare del 2007 e che punta alla ripubblicizzazione del settore. "In questo momento - ha aggiunto la deputata M5s - il tavolo è apparecchiato in un certo modo. Insieme, però, possiamo arrivare, anche con tempi dilatati, ad una ripubblicizzazione serena e tranquilla. L'obiettivo finale è quello di ridare un volano agli investimenti nelle infrastrutture idriche". Sui tempi di esame della riforma è ancora impossibile fare previsioni, anche perché la Lega appare piuttosto fredda sull'argomento. "La Lega non è proprio d'accordo sui contenuti, tanto che non si è quasi voluta sedere al tavolo per discuterne realmente - ammette Daga - Stiamo cercando in qualche modo di tirarli un po'. La riforma è nel contratto di governo, ma devono anche rendersi conto che l'Italia non sta andando bene in questo momento sulla questione delle infrastrutture idriche".









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