Nel nucleare 60% pubblicazioni da Italia, Francia e Germania



(ANSA) - MILANO, 15 APR - Un nucleare modulare declinato sul territorio, in linea con i caratteri originali dell'Italia, come "scelta sostenibile nella sfida alla produzione di energia a zero emissioni": è il tema indicato dagli organizzatori al centro dell'edizione tecnico scientifica della iWeek 'Il nucleare italiano nella sfida al cambiamento climatico', promossa da V&A - Vento & Associati e Dune Tech Companies, che si tiene oggi all'Università degli Studi di Pavia.
"Questa giornata risponde all'esigenza di promuovere un confronto costruttivo tra imprese, università e istituzioni sulle esperienze e le conoscenze dei protagonisti della tecnologia nucleare italiana, in vista di una sua possibile reintroduzione nel nostro Paese, sia come fonte di energia carbon free capace di assicurare gli ambiziosi traguardi del Green deal europeo che come risposta efficace ai fabbisogni energetici dei territori", afferma in avvio di lavori Andrea Vento, amministratore delegato di Vento e associati.
"Questa nuova stagione del nucleare vede la ricerca italiana fortemente impegnata e competitiva, anche a livello internazionale: l'Italia, insieme a Francia e Germania, rappresenta il 60% delle pubblicazioni in ambito Ue sull'energia nucleare", affermano gli organizzatori. Questa edizione tecnico scientifica di iWeek, alla quale è attesa la partecipazione di diversi ministri in video collegamento o in presenza tra i quali quello alle Infrastrutture e ai trasporti, Matteo Salvini, è ospitata presso le aule dell'Università di Pavia, dove nel Laboratorio di energia nucleare applicata è operante il reattore Triga Mark II, attivo dal 1965 per scopi di ricerca scientifica nei settori della radiochimica, della fisica nucleare, nella produzione di radioisotopi e test dei materiali. (ANSA).









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