La manifestazione

A Trento trecento persone in corteo per l'orsa Jj4: «Ingiustamente reclusa»

È iniziata alle ore 14 di oggi, 23 aprile, la prima manifestazione ufficiale in difesa degli orsi. Il corteo ha sfilato davanti al rifugio faunistico del Casteller di Trento dove si trova l’orsa JJ4: «Trentine e trentini non credono alle bugie di Fugatti» urlano i manifestanti, giunti da tutta Italia



TRENTO. Sono arrivate da circa un'ora le prime persone davanti al rifugio faunistico del Casteller, dove si trova l'orsa JJ4. Dopo i primi sit-in, qualche conferenza stampa e i comunicati, è giunta l'ora della prima manifestazione ufficiale da parte degli animalisti in difesa degli orsi e contro la politica della Provincia e del presidente trentino Maurizio Fugatti. Gli attivisti della «Campagna StopCasteller» hanno organizzato una domenica all'insegna della protesta e a sostegno dell'orsa JJ4, ribattezzata Gaia.

Gli attivisti, attraverso un forte tam tam mediatico, soprattutto sui social, hanno organizzato la manifestazione nei minimi dettagli. «A seguito della cattura di martedì dell'orsa Gaia-JJ4 e del teatrino che è stata la conferenza stampa della Provincia, sentiamo la necessità di mobilitarci e di esprimere il nostro dissenso rispetto alle uccisioni e deportazioni annunciate, portando i nostri corpi davanti alla prigione in cui JJ4 è rinchiusa».

Il gruppo di "StopCasteller", che già da anni si batte per i diritti degli animali, se la prende con Fugatti: «Per il presidente della Provincia il destino di tre orsi è già scritto, non vi è margine di dibattito: per lui Gaia-JJ4, Johnny-MJ5 e Amir-M62 sono già morti. Non permetteremo che si paghi con la vita il prezzo della malagestione di Fugatti e dei suoi predecessori. Saremo presenti per solidarietà agli orsi rinchiusi, per quelli uccisi e per quelli che sono oggi nel mirino della Provincia e rischiano la vita o la deportazione non per colpa loro ma a causa di interessi politici ed elettorali. Sarà un momento anche per contrastare la disinformazione e la propaganda che arrivano dalla giunta».

«Esempio eclatante delle dichiarazioni distorte è la questione dei famosi 50 esemplari a cui Fugatti continua a far riferimento, che dovrebbero essere il numero massimo previsto dal progetto. Falso: 50 è il numero minimo affinché la popolazione plantigrada possa considerarsi fuori pericolo di estinzione. E in ogni caso la sovrappopolazione non è materia del presidente, ma degli esperti che non abbiamo mai sentito esporsi a tal proposito». Domenica prossima, il 30, il Fronte Animalista ha in programma un'altra manifestazione, questa volta ad Ala, il paese del presidente Maurizio Fugatti.

La protesta è organizzata da Scobi ed Assemblea Antispecista. «Le proposte di Fugatti sono irricevibili, siamo in piena campagna elettorale. L'idea di uccidere questi tre orsi è irricevibile. Gaia, Johnny e Amir liberi», ovvero gli orsi Jj4, Mj5 e M62, dice un'attivista. «Fugatti è da anni che vuole sterminare questi orsi. Per fortuna noi siamo qua in questo momento e questa manifestazione è lanciata da animalisti del territorio. Siamo qui oggi per dire a Fugatti che i trentini e le trentine non credono alle sue bugie. Servono misure di prevenzione che oggi sono state completamente assenti». Una ragazza arriva dalla Svizzera Canton Ticino. «È inaccettabile - dice - che una persona per la sua ideologia ingabbi degli animali protetti dalla legge internationale, che hanno la sola colpa di seguire le leggi della loro specie, di fare gli orsi». «Gaia, sei tutti noi. Sei ingiustamente reclusa, non hai fatto del male a nessuno, hai difeso solo i tuoi cuccioli», urla invece una signora.

 













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