LA TRAGEDIA

Aereo caduto sul Monte Croce, ipotesi di guasto all’origine dello schianto

Tanja Kofler, estratta dai rottami dell’aereo, è ricoverata in neurochirurgia: «Salva per miracolo»



BOLZANO. Potrebbe esserci un guasto tecnico, all’origine dell’incidente aereo mortale di sabato mattina (2 giugno), sul monte Croce, tra la valle di Cembra e l’altipiano di Pinè.

Nello schianto, a bordo di un Cessna 152, ha perso la vita Riccardo Avi, 70 anni, altoatesino, trasferito nel trevigiano. Ferita gravemente anche la sua allieva, Tania Kofler, 30enne di Lana. Ricoverata in neurochirurgia al San Maurizio di Bolzano ieri ha detto: «Sto meglio, sono viva».

Domani, 5 giugno, l’autopsia sul corpo di Avi, per accertare se il pilota possa essersi sentito male in volo. Oggi, 4 giugno, il trasferimento dei rottami dell’areo all’aeroporto di Mattarello, dopo il sopralluogo dei tecnici sul luogo del disastro. Al lavoro quindici uomini, i carabinieri di Baselga di Pinè, con il comandate, da Roma un ingegnere dell’ Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo.

Due le inchieste aperte per chiarire la dinamica dell’incidente, una proprio da parte dell’ Agenzia nazionale; l’altra, penale, aperta dal sostituto procuratore di turno, Carmine Russo.













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