BOLZANO. Anche se la popolazione dell'Alto Adige continua ad aumentare, la crescita nel 2020 è significativamente inferiore rispetto agli anni precedenti, principalmente a causa degli effetti della pandemia. L'aumento è dovuto esclusivamente al saldo migratorio positivo.

A certificarlo sono i dati dell’Astat.

Nel 2020, per la prima volta, in Alto Adige si contano più decessi che nascite: 5.145 nati vivi contro 5.458 morti.

Rispetto all'anno precedente le nascite diminuiscono dell’1,7% e i decessi aumentano del 22,5%. Il tasso di natalità ammonta quindi a 9,6, il tasso di mortalità

Nel 2020 si è verificato un deficit di nascite (numero dei nati inferiore a quello dei morti) in tutte le regioni d'Italia, ma mentre questa tendenza a livello nazionale è in corso già dal 1993 e a livello europeo dal 2015, questa situazione è nuova nella provincia di Bolzano.

L'elevato numero di decessi incide anche sul calcolo della speranza di vita: per il 2020 l'Istat prevede una diminuzione della speranza di vita a livello nazionale rispetto al 2019 di 1,4 anni per gli uomini e di 1,0 per le donne. I valori corrispondenti per l'Alto Adige sono 1,2 anni per gli uomini (80,6 anni) e 1,3 per le donne (85,0 anni).

L’andamento demografico non è omogeneo nei diversi comuni e nelle. comunità comprensoriali: mentre in Oltradige-Bassa Atesina sia il saldo naturale sia quello migratorio sono negativi, in Burgraviato, Bolzano e Alta Valle Isarco il saldo naturale è negativo ma quello migratorio è positivo.

Nelle restanti quattro comunità comprensoriali la popolazione aumenta a causa del saldo sia naturale sia migratorio.

Secondo le stime dell'Istat al 31.12.2020 in Alto Adige risiedono complessivamente 51.203 stranieri - ciò corrisponde a un aumento del 2,1% rispetto all'anno precedente ed a una quota del 9,6% rispetto alla popolazione totale.

Al 31 dicembre 2020 i residenti in provincia di Bolzano ammontavano a 533.715 persone.