Alto Adige sempre più “anziano”, arriva la legge per invecchiare bene
Via libera della giunta: prevenzione e partecipazione. Ci sarà anche il Garante della terza età
BOLZANO. Maggiore partecipazione e coinvolgimento, prevenzione e salute, garanzie di sicurezza per gli anziani in Alto Adige. Sono i tre pilastri della nuova legge a sostegno dell’invecchiamento attivo approvata oggi (16 settembre) dalla giunta provinciale di Bolzano.
Secondo l'assessora competente Waltraud Deeg il vivace dibattito sul tema ne conferma l'importanza centrale e per la prima volta l'Alto Adige ha ora adottato un quadro giuridico al riguardo con la nuova legge. "Il cambiamento demografico non è un fenomeno che riguarda il futuro, ma si avverte già oggi: la società sta invecchiando, ma allo stesso tempo i nostri anziani rimangono in forma più a lungo. È quindi importante che possano invecchiare bene e con piacere, aumentare la loro indipendenza, ampliare ulteriormente la partecipazione sociale delle generazioni più anziane e contestualmente spingere per un maggiore impegno nei settori della prevenzione e della sicurezza", sottolinea l'assessora provinciale.
La nuova legge crea quindi il quadro giuridico per numerose misure che dovranno essere adottate nei prossimi anni. Secondo l'assessora queste includono la sensibilizzazione della cittadinanza per una maggiore valorizzazione delle generazioni più anziane, la promozione della creazione di un contesto di vita adeguato alle persone anziane e una più adeguata tutela dei diritti degli anziani.
Un obiettivo dovrà essere raggiunto, tra le diverse soluzioni, attraverso l'introduzione ex novo della figura del Garante della terza età. "In futuro questo Garante dovrà fungere da referente centrale per le loro varie problematiche e necessità, ma anche per informare gli anziani sui loro diritti e sensibilizzarli in proposito. L'introduzione di questo punto di riferimento è un risultato importante a beneficio dei cittadini "storici" del nostro territorio", afferma con convinzione la vicepresidente.
Anche l'introduzione di una Consulta provinciale per le persone anziane, nonché le Consulte per le persone anziane a livello comunale sono tappe fondamentali che contribuiranno a migliorare il riconoscimento generale della fascia generazionale più adulta e le sue opportunità di partecipazione alla vita pubblica.