sanità

Asl di Bolzano, gara da 18 milioni in 2 anni per cercare anestesisti e pediatri

Carenza di medici anche a Merano e Silandro, il direttore dell’Asl Zerzer: «Dobbiamo recuperare le operazioni saltate per il Covid e aprire al San Maurizio un’altra sala operatoria. Punti nascita da garantire H24»


Valeria Frangipane


BOLZANO. «In Alto Adige mancano medici. Soprattutto anestesisti e pediatri. Per gli ospedali di Bolzano, Merano e Silandro. Dobbiamo fare di tutto per trovarli il più rapidamente possibile. Dobbiamo recuperare gli interventi chirurgici saltati durante la pandemia e continuare a garantire l’operatività dei punti nascita sette giorni su sette ed h24». Anche durante le festività. «E ci mancano anche infermieri. Soprattutto strumentisti». Mentre continua a restare importante la carenza di ortopedici e ginecologi. Parla così il direttore generale dell’Asl, Florian Zerzer, a commento della delibera pubblicata sul sito dell’Azienda sanitaria che indice una gara d’appalto europea per la ricerca di medici specialisti, per un importo complessivo di quasi 18 milioni di euro spalmati su due anni (con possibilità di proroga per altri due). Finanziati attraverso la spesa corrente. Una procedura non nuova, istituita per la prima volta dal Comprensorio sanitario di Merano ed adesso estesa anche a quello di Bolzano. Si tratta, in estrema sintesi, di prestazioni acquistate dall’Asl da cooperative, aziende e ditte specializzate nella fornitura di servizi medici. Iter a suo tempo duramente contestato dal sindacato dei medici ospedalieri Anaao che l’avevano segnalato alla Corte dei conti. L’oggetto della delibera parla di “Indizione di una procedura aperta per servizi medici per l’Azienda sanitaria della Provincia di Bolzano”.

«Risulta necessario - si legge - indire una procedura di acquisto di servizi medici sopra la soglia comunitaria per i Comprensori di Bolzano e Merano, necessaria per lo svolgimento dell’attività istituzionale. Abbiamo infatti constatato che non è stato ancora possibile reperire sufficiente personale medico esperto/formato nelle discipline di Pediatria ed Anestesia mediante idonee procedure concorsuali o convenzioni con altre Aziende sanitarie».

Il costo complessivo è di quasi 18 milioni di euro Iva esclusa (per la precisione 17.803.800), di cui 5.934.600 a base di gara e 11.869.200 come possibile opzione, finanziato tramite la spesa corrente. Zerzer riprende e spiega che il San Maurizio ha bisogno il prima possibile di aprire una nuova sala operatoria per smaltire gli interventi non urgenti che sono stati rimandati durante la pandemia. «È chiaro che noi preferiamo assumere. Ma se non si trovano anestesisti e badate bene che non è un problema solo dell’Alto Adige, occorre cercare soluzioni alternative per poter garantire un servizio di qualità alla popolazione. E lo stesso vale per i punti nascita di Bolzano, Merano e Silandro».

Il direttore sanitario dell’Asl - Paolo Bertoli - parla di una modalità giuridicamente prevista per reperire personale per reparti strategici. «Le ditte ecc. offrono servizi che l’Azienda acquista». Si acquistano le ore, i turni, si acquista un “pacchetto” in grado di far funzionare per esempio una sala operatoria. Il medico è un vero libero professionista che risponde alla ditta, unico vero interlocutore dell’Asl. In passato Bolzano si era appoggiata - tra le altre - ad una cooperativa di Bologna.













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