Impresa

Assoimprenditori, il vice presidente altoatesino Oberrauch: «Crescita dell'export non scontata»

In Alto Adige meno di 2.000 imprese operano sui mercati esteri. L'industria realizza circa l'85 per cento di tutte le esportazioni



BOLZANO. "L'Europa con poco meno del 7 per cento della popolazione mondiale eroga il 40 per cento delle prestazioni sociali globali: ciò è dovuto principalmente alla sua solida industria e alla competitività globale delle aziende esportatrici", dichiara il vice-presidente con delega all'internazionalizzazione di Assoimprenditori Alto Adige, Harald Oberrauch.

"La crescita dell'export non va però data per scontata. Grazie alla loro forza innovativa e alla produttività dei loro collaboratori e collaboratrici, in questi anni le nostre imprese attive a livello internazionale ci hanno abituato a ripetuti record per quanto riguarda il commercio estero. Ma per continuare ad avere successo sui mercati globali hanno bisogno di condizioni di contesto adeguate, anche perché i mercati di esportazione sono sempre più lontani e si trovano sempre più spesso al di fuori dell'Europa".

In Alto Adige meno di 2.000 imprese operano sui mercati esteri. L'industria realizza circa l'85 per cento di tutte le esportazioni.

Con la loro attività internazionale queste imprese creano valore aggiunto, investimenti e posti di lavoro qui in Alto Adige. Inoltre, fanno parte dei più importanti contribuenti fiscali, contribuendo così in maniera considerevole a finanziare i servizi pubblici, la sanità e la scuola.

"La Cina e gli Stati Uniti hanno introdotto imponenti piani di investimento al fine di sostenere la loro industria orientata all'export. Anche in Europa e in Alto Adige abbiamo bisogno di misure di contesto che garantiscano la competitività internazionale: è necessario ridurre il carico fiscale sul lavoro, garantendo un maggiore reddito netto ai nostri collaboratori e collaboratrici, energia a prezzi sostenibili, raggiungibilità a tutti i livelli e procedure più snelle che consentano di realizzare investimenti pubblici e privati per rispondere velocemente ai cambiamenti", conclude Oberrauch. 













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