LA CRISI

Baristi e ristoratori trentini in corteo: «La nostra protesta sarà solo l’inizio»

I “grembiuli bianchi” stamattina hanno raggiunto il Commissariato del governo per esprimere tutta la loro preoccupazione per un futuro che non promette nulla di buono

LA VIDEONOTIZIA: A Trento la rabbia degli esercenti sfila per la città



TRENTO. In ginocchio per colpa del Coronavirus. Preoccupati per un futuro che a causa della pandemia rischia di essere devastante per le loro attività. Ristoratori e baristi trentini passano dalle parole ai fatti e scendono in strada.

Partita oggi, alle 9 dell'11 gennaio, dal parcheggio ex Zuffo la prima manifestazione organizzata dalla “base” delle associazioni di categoria, denominata “Grembiuli Bianchi”.

Gli esercenti, dopo essersi avviati in carovana lungo la tangenziale, direzione nord e sud, hanno raggiunto il Commissariato del governo per consegnare al Prefetto gli scatoloni con i grembiuli bianchi, simbolo del loro lavoro, e le richieste delle categorie.  

Baristi e ristoratori: a Trento la rabbia sfila per la città

Incertezza, scarsa programmazione, aperture e chiusure che si rincorrono a ritmo frenetico, molti obblighi e divieti, incassi di fatto azzerati, mentre le spese no, quelle ci sono sempre, e ristori giudicati insufficienti. Insomma, ce n’è abbastanza per far arrabbiare baristi e ristoratori. Che infatti si sono arrabbiati e a Trento hanno manifestato con una lunga processione d’auto partita dall’ex Zuffo e arrivata al commissariato del governo

Incertezza, assenza di programmazione, obblighi e divieti, orari ristretti e penalizzanti, incassi azzerati, spese costanti, ristori insufficienti: sono queste le principali criticità che lamentano le categorie fra le più colpite dalla pandemia. Le restrizioni del periodo natalizio hanno ulteriormente aggravato la situazione, esasperando gli imprenditori e l’intero settore.

Il corteo lento e pacifico, ha attraversato la città per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sullo stato delle imprese della somministrazione di alimenti e bevande, ovvero di bar e ristoranti, prostrati da mesi di crisi. 

Gli organizzatori sono chiari: “La nostra protesta sarà solo l’inizio”.













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