Allarme furti, Egna preme per le telecamere 

Il sindaco Pichler: «Il progetto è al palo da quasi 1 anno per problemi burocratici» Intanto si susseguono i furti: solamente a Laghetti se ne sono registrati quattro


di Massimiliano Bona


EGNA. Parlare di emergenza furti, forse, è troppo. Ma le bande di malviventi, di sicuro, sono sempre più organizzate, prova ne sia che nell’ultimo periodo hanno preso di mira anche i condomini, come il «Roen», lungo la Statale a Laghetti. Sono stati 4 i casi denunciati nel giro di una decina di giorni. La giunta è consapevole di dover alzare la guardia e potenziare i controlli.

Sindaco, è preoccupato per gli ultimi raid ladreschi nel suo Comune?

«Certo, non possiamo permetterci di sottovalutare fenomeni di questo tipo. Alcuni anni fa la situazione era diventata preoccupante, almeno fino a quando le forze dell’ordine non sono riuscite a fermare i responsabili».

Ritiene si possa fare di più per quanto attiene i controlli?

«Noi, come Comuni, abbiamo fatto per intero la nostra parte spendendo dei quattrini per installare le telecamere all’entrata e all’uscita del paese, ma anche nei punti più critici. Ma c’è un problema».

Quale?

«Siamo pronti da gennaio 2017, ma non abbiamo ancora ottenuto il via libera dal Commissariato del Governo».

Arriverà a breve?

«Spero che ciò avvenga, perché le telecamere potrebbero servire anche ad intercettare le auto dei ladri in fuga. E a trarre vantaggio dal coinvolgimento di ben 18 Comuni sarebbero proprio i carabinieri. La burocrazia non può congelare progetti virtuosi come questo. Ai cittadini servono risposte concrete in tempi ragionevolmente brevi».

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