MAGRÈ. Non si è ancora spenta l’eco del successo della rassegna corale, giunta alla 17esima edizione, organizzata dal Gruppo degli alpini di Magré, che comprende anche le Penne Nere di Cortina, e con la collaborazione del coro “Castel Bassa Atesina” di Salorno. Questo complesso rappresenta il punto fermo di questa manifestazione canora. Nel senso che i coristi di Salorno hanno un posto privilegiato nella rassegna. Dei due cori infatti che si alternano sul palco della sala Anrather”, uno, presente in tutte le 17 edizioni, è il “Castel Bassa Atesina”, il secondo invece varia anno dopo anno. Dal 2001 ad oggi sono stati ospiti di Magré complessi corali di prestigio come il coro “Ana” di Vittorio Veneto, il “Laurino” di Bolzano, il “Croda Rossa” di Mirano, in provincia di Venezia, il “Monti Pallidi” di Laives, il “Plose” di Bressanone, il “Sette Larici” di Coredo ed altri ancora. Lo scorso anno si era esibito il coro “Pasubio” di Vallarsa, mentre l’altro sabato ha fatto il suo esordio nella Bassa Atesina il coro “Le Voci del Bondone” di Sopramonte. Diversi gli ospiti d’onore alla Rassegna Corale e tutti entusiasti della serata: dal vice presidente della Provincia Christian Tommasini al presidente sezionale Ana Fernando Scafariello, dal sindaco di Magré, la signora Theresia Degasperi Gozzi al vice sindaco di Cortina, la signora Lucia Baldo. Non poteva mancare il direttore della filiale di Magré della Cassa Rurale di Salorno Alfred Mayr. Che assieme al Comune di Magré e all’assessorato provinciale alla cultura rappresenta un valido sostenitore presente in tutte le 17 edizioni dell’evento alpino. Ma quello che distingue la rassegna corale degli alpini di Magré da altri eventi canori che si organizzano in paese, è la solidarietà. Da quando è nata la Rassegna gli spettatori non sono tenuti a pagare un biglietto per l’ingresso. Si invita invece loro a versare qualche euro che servirà a raccogliere una somma di denaro da devolvere in beneficenza. E i beneficiari variano ogni anno. Quest’anno le “entrate” sono servite per lenire le pene di carattere economico di una famiglia di Bolzano la cui mamma è rimasta gravemente ferita in un incidente stradale. (b.t.)

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