botta e risposta

Appiano, sulla scuola italiana è scontro Comune-Provincia

L’affondo di Vettorato: «Lavori cancellati, il sindaco deve fare chiarezza» Trettl: «Progetto stralciato dal piano triennale: adesso non c’è necessità di una nuova sede»


Massimiliano Bona


APPIANO. La scuola italiana di Appiano, da tempo, è costretta ad operare in spazi piuttosto angusti ma sicurezza e lavori di ordinaria amministrazione sono sempre stati garantiti dal Comune. Lo stralcio dell’annunciato risanamento dal programma dei lavori pubblici - lo studio di fattibilità era stato firmato dal compianto architetto Angelo Carlini e prevedeva spese per alcuni milioni di euro – ha indispettito l’assessore provinciale Giuliano Vettorato, che ieri - in una lunga nota - ha chiesto chiarimenti al sindaco Wilfried Trettl.

Vettorato ha espresso preoccupazione e stupore nell’apprendere la notizia sulla cancellazione dei lavori previsti alla scuola media italiana di Appiano.
«Questa decisione rappresenta un passo indietro significativo per il progresso e l’adeguatezza delle infrastrutture educative nel Comune. Il benessere e l'educazione dei nostri giovani è una priorità non negoziabile. La scuola media italiana di Appiano svolge un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri studenti, e qualsiasi decisione che riguarda l’infrastruttura e le risorse dovrebbe essere presa con la massima trasparenza e considerando l'interesse superiore della comunità». Vista l’importanza strategica dell'istituto in questione, Vettorato richiede chiarezza sugli investimenti che sono programmati per la scuola media italiana nei prossimi anni.

«È essenziale - prosegue Vettorato - che la nostra comunità sia informata in modo chiaro e trasparente sulle decisioni che influenzano il nostro sistema educativo. Non possiamo permetterci di rimanere nel buio su questioni cruciali come questa. Si confida che, nell’interesse della comunità e dei giovani studenti, il sindaco e l'amministrazione forniranno risposte tempestive e dettagliate sulle questioni sollevate». Il sindaco Trettl: «Risanamento al momento non necessario». «La polemica è divampata - spiega Trettl - a seguito delle proteste in consiglio della lista ambientalista di Felix Von Wohlgemuth. Noi abbiamo deciso di stralciare il risanamento della scuola dal piano triennale perché, al momento, non lo riteniamo necessario. Abbiamo sistemato il campetto e fatto tutti i lavori necessari per quanto attiene l’ordinaria amministrazione. Quando disporremo dell’areale delle caserme dovremo valutare se spostare lì la scuola italiana o se risanarla dov’è oggi. Al momento non c’è peraltro fretta di intervenire».
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