Asparagi, le telecamere contro i furti in serie 

Le ha montate il consorzio Margarete che l’ha presa anche con ironia «Possiamo solo aggiungere che i nostri prodotti vanno davvero a ruba»


di Ezio Danieli


TERLANO. Gli asparagi di Terlano «vanno letteralmente a ruba». Tanto che il consorzio locale ha deciso di correre ai ripari. Già ora ha installato, infatti, delle telecamere di videosorveglianza con le quali si cerca di prevenire l'azione di chi punta ad impossessarsi di quello che è un prodotto tipico della zona . Gli asparagi di Terlano sono molto apprezzati, evidentemente anche dai ladri, che non perdono occasione per compiere dei furti sui campi di Terlano e delle frazioni di Vilpiano e Settequerce.

Il consorzio del prodotto denominato Margarete ha dunque deciso per tempo di contrastare per tempo il fenomeno. D'accordo con i produttori ha installato una telecamera di sorveglianza presso il punto di raccolta degli asparagi.ù

Non è escluso che altre telecamere siano sistemate sui terreni coltivati nei quali all'inizio di primavera i primi asparagi saranno raccolti. Lo scorso anno una persona venne sorpresa a rubare i prelibati e preziosi asparagi nei campi di Terlano.

Nei guai era finito un settantanovenne residente a Bolzano, denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione di Terlano.

I militari dell’Arma erano impegnati in un normale servizio di controllo, quando avevano notato l'anziano all'interno di un campo di proprietà di un agricoltore della zona. Il settantanovenne era intento a tagliare alcuni asparagi quando i militari gli avevano chiesto conto: colto in flagranza, l'uomo non aveva potuto fare altro che ammettere il furto.

Quando era stato fermato dai militari, aveva già prelevato una decina di prelibati prodotti, notissimi anche al di fuori dei confini dell'Alto Adige. In verità, più che il furto di asparagi, a preoccupare gli agricoltori era stato il taglio della pianta

. Mani non esperte (come in questo caso) hanno rovinato irrimediabilmente le radici dell'asparago, costringendo così i contadini a sostituire le piante, che però non entrano in produzione prima di tre anni, con un danno che alla fine risulta di grande entità. L'anziano si era giustificato dicendo che stava raccogliendo gli asparagi per la sua famiglia, parole che però non gli erano bastate per evitare la denuncia a piede libero: il settantanovenne ha dovuto presentarsi davanti al giudice.

I controlli dei militari nella zona di coltivazione degli asparagi sono stati tutt'altro che casuali.

Pochi giorni prima infatti, mani ignote avevano fatto strage di piante di asparagi appena messe a dimora. Qualcuno, infatti, aveva distrutto circa duemila piantine che sarebbero entrate in produzione non prima di due anni. I tre proprietari dei terreni - in tutto trecento metri - avevano presentato denuncia all'Arma. Secondo i carabinieri di Terlano, tuttavia, non c'era alcun collegamento tra l'anziano sorpreso a rubare e quando avvenuto nei giorni precedenti. È bene sottolineare come tutta la produzione di Terlano - che sotto il profilo quantitativo non è poi così significativa se rapportata ai produttori di fuori regione - sia destinata interamente al mercato locale.

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