Il caso

Autobus scolastico strapieno, i genitori protestano: «Con il Covid non è possibile» 

Paura e denunce in Bassa Atesina: ragazzi spesso ammassati sugli autobus in servizio da Cortina a Magrè. In molti non trovano posto e rinunciano a salire, e scatta la polemica: «Il rischio contagi è alto»



BASSA ATESINA. La fotografia testimonia in modo lampante quello che succede, quasi tutti i giorni, sugli autobus in servizio nella Bassa Atesina, che trasportano gli studenti alle scuole. Alla faccia delle tanto acclamate raccomandazioni di mantenere le distanze per evitare i contagi da Covid, che si sollevano in questo periodo - giustamente - da più parti, al fine di provare a frenare la pandemia che si è rimessa a picchiare duro.

La foto che qui pubblichiamo è stata scattata sul bus che arriva da Cortina e che a Magré si riempie di ragazze e ragazzi praticamente all’inverosimile. Il mezzo pubblico poi prosegue la sua corsa verso Cortaccia e Termeno. Qui sul bus non sale più nessuno perché ormai è strapieno. E strapieno significa che molti ragazzi sono costretti a viaggiare in piedi avvinghiati ai sedili occupati naturalmente da altri ragazzi a distanze super-ravvicinate.

Un ambiente quindi dove il virus potrebbe banchettare all’infinito: ancora prima di green pass e mascherine, infatti, la raccomandazione principale è sempre quella di mantenere il distanziamento che mette al riparo da ogni rischio di venire a contatto con persone contagiate, anche vaccinate, magari asintomatiche.

L’autobus poi da Termeno prosegue fino ad Ora e qui gli studenti scendono per frequentare le scuole superiori. Terminate le lezioni, dopo mezzogiorno, l’autobus riparte sempre strapieno e si dirige verso la stazione ferroviaria di Ora, dove fortunatamente scende già qualche studente. Quindi il mezzo riprende la corsa puntando verso Termeno e quindi verso Cortaccia con sempre meno passeggeri. Il problema grosso riguarda quindi il mattino, quando l’autobus porta i ragazzi a scuola; meno grave la situazione del rientro a casa.

Qualche genitore, su pressione dei giovani utenti, ha anche protestato perché preoccupato per i contagi. Basta infatti uno studente positivo per infettare tutti gli occupanti del pullman, autista compreso. B.T.













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