LE ELEZIONI

Bronzolo, al comando ci sono due donne 

Giorgia Mongillo (centrodestra) avrà come vice Margot Pizzini Dalsass, Obfrau della Svp. Centrosinistra in affanno


di Massimiliano Bona


BRONZOLO. Donne al potere a Bronzolo. La sindaca, Giorgia Mongillo, che ha raccolto quasi 700 voti (248 in più del 2015), avrà infatti al suo fianco - come vice - la Obfrau della Svp Margot Pizzini Dalsass, che con 150 preferenze è stata la più votata dal partito di raccolta tedesco.

Un esempio più unico che raro in provincia di Bolzano di «Woman-Power», con gli uomini che per una volta saranno solo dei co-protagonisti. Tra l’altro, a differenza del 2015, la coalizione centrodestra-Svp ha i numeri per governare con 9 seggi su 15. Rispettata anche la proporzionale, con due assessorati alla Stella Alpina.

Chi sale e chi scende. La lista della sindaca, Democratici sul Territorio, è salita dal 19,7 al 26,37 per cento guadagnando un seggio (da 3 a 4), la Volkspartei è passata dal 18,9% del 2015 al 22,86 di domenica e ha ottenuto un seggio in più (da 3 a 4) grazie ai resti. Ha tenuto bene la lista Centrodestra Bronzolo di Franco Casotti, passata dal 4,8 all’8,18 % (confermato 1 seggio). Forza Italia, nonostante gli sforzi di Michaela Biancofiore, si è fermata al 6,58% e ha ottenuto un seggio con i resti. Male davvero il centrosinistra: la lista Uniti nell’Ulivo-Civica Rosa è scesa dal 24,3% del 2015 al 19,94 di questa tornata. La lista di Bertinazzo ha perso un seggio. Il Pd ha confermato invece il seggio che aveva. Deludente anche la lista dell’ex vicesindaco Bruno Ceschini, che pur cambiando nome e veste, è scesa dall’11,9 al 7,52%, perdendo un seggio.

Le reazioni. «Oggi - commenta il consigliere provinciale Urzì - si ridisegna la mappa politica dell’Alto Adige con una zona che va da Laives a Bronzolo in cui il centrodestra esprime amministratori seri e competenti. Forza Italia di Biancofiore conquista un seggio con i resti, ma ha provato fino all’ultimo a far perdere l’intero centrodestra». La deputata azzurra, nonostante il mezzo passo falso, è soddisfatta: «Vaccarino, imprenditore estraneo alla politica, ha avuto un risultato personale di rilievo. Modesto, invece, l’apporto di Urzì».













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