la violenza

Bronzolo, il marito violento si fa solo 2 notti in carcere 

Il gip ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato dell’uomo, Nicola Nettis Il 25enne aveva picchiato la moglie dopo una lite: i due sono già tornati sotto lo stesso tetto


Massimiliano Bona


BRONZOLO. È rimasto in carcere solamente due notti il marito violento di 25 anni di Bronzolo che sabato scorso ha picchiato dopo una lite la moglie, di qualche anno più grande, in un condominio del paesino della Bassa Atesina. Il gip ha accolto, infatti, l’istanza presentata dall’avvocato dell’uomo, Nicola Nettis, che ha sottolineato che si trattava del primo episodio (per parlare di maltrattamenti devono essercene almeno due e la condotta deve essere reiterata) e ha fatto leva sulla decisione della donna di non sporgere denuncia. E questo sebbene all’arrivo dei carabinieri di Egna la giovane fosse sotto shock e presentasse una profonda ferita alla testa, oltre ad altri traumi alle braccia.

Tra l’altro se non fossero intervenuti i vicini di casa la vittima dei maltrattamenti avrebbe potuto riportare conseguenze ancora più gravi di quelle subite. Gli inquilini del condominio hanno preso paura per i colpi e per le grida che sentivano e si erano preoccupati per le condizioni della giovane. Marito e moglie, adesso, sono già tornati a vivere sotto lo stesso tetto.

In questi casi, in realtà, la denuncia risulta l’unica arma realmente efficace in mano alla donna anche perché gli uomini violenti ben difficilmente si pentono o cambiano atteggiamento. E i maltrattamenti si ripetono tra le mura domestiche con conseguenze sempre più gravi, non di rado anche mortali.

Si tratta, sovente, di una questione culturale e in questo ambito c’è ancora molto da fare e da insegnare alle nuove generazioni. Diritti e rispetto per le donne non possono e non devono mai essere messi in discussione.













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