Bronzolo si prepara ad ospitare dieci profughi 

Incontro di giunta e consiglio con amministratori e tecnici del Comprensorio Dopo l’adesione allo Sprar, il Comune si attiverà nella ricerca di alloggi


di Bruno Canali


BRONZOLO. Durante il periodo di commissariamento del Comune di Bronzolo, il Commissario straordinario aveva anche deliberato l’adesione allo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, su sollecitazione della Comunità comprensoriale Oltradige Bassa Atesina, della quale Bronzolo fa parte.

E questa possibilità di accoglienza dei profughi è approdata anche sul tavolo del nuovo consiglio comunale nel frattempo eletto. Intanto, si è trattato di avere tutte le informazioni necessarie per comprendere il significato di questo tipo d’accoglienza, informazioni che sono state fornite l’altra sera in aula consiliare dal presidente della Comunità comprensoriale Edmund Lanziner e dal presidente dei servizi sociali comprensoriali Bernard Von Wohlgemuth. A questo punto, a breve bisognerà fornire un parere.

“Bronzolo non ha un centro Cas, come c’è ad esempio in zona industriale a Laives - ha detto Lanziner - ma ha aderito allo Sprar, che è l’alternativa al Cas e, a differenza di questo, con il quale il Comune di Laives non ha alcun onere da sostenere, lo Sprar garantisce meno arrivi di profughi ma prevede un coinvolgimento del Comune anche nella gestione, alla quale partecipa per il 5 per cento della spesa. Il resto invece rimane appannaggio della Comunità comprensoriale, compresi i rapporti con il ministero e il personale necessario per seguire questi ospiti”.

“Con lo Sprar - ha proseguito Lanziner - il Comune si impegna a trovare gli alloggi per il numero di nuclei familiari o singole persone da ospitare. Per quanto riguarda Bronzolo, tenuto conto che la quota di profughi è 3,5 ogni mille abitanti, si parla di 10 persone da ospitare, siano nuclei familiari o singoli individui. Aderendo allo Sprar si ha la garanzia della "clausola di salvaguardia", in base alla quale non arriveranno altri ospiti oltre la quota stabilita. Inoltre, negli alloggi questi profughi dovrebbero rimanere per un tempo massimo di 6 mesi e nel frattempo trovare una prospettiva di lavoro per poi uscire. Il progetto intanto ha una durata di tre anni e poi ci potrebbero essere eventuali proroghe. Chi non aderisce a nessun progetto - ha spiegato infine Lanziner - subirà delle penalizzazioni economiche: il congelamento del 20 per cento dei finanziamenti il primo anno e successivamente la cancellazione”.

I componenti della giunta e del consiglio comunale di Bronzolo hanno ascoltato pressoché in silenzio l’illustrazione del progetto e qualche quesito ha riguardato le verifiche del diritto o meno di permanenza. La sindaco Giorgia Mongillo ha concluso l’incontro garantendo al presidente della Comunità comprensoriale che convocherà una conferenza dei capigruppo per trovare una risposta comune. Come detto, per quanto riguarda Bronzolo, con l’adesione allo Sprar già deliberata dal Commissario straordinario, si tratterebbe di accogliere un massimo di 10 profughi (specificatamente nuclei familiari o donne) trovando anche gli alloggi necessari. Gli affitti e le spese invece sarebbero a carico della Comunità comprensoriale.













Altre notizie

L’iniziativa

Adulti e bambini vanno a lezione da carabinieri e soccorritori

La giornata della Protezione Civile ad Egna è stata un successo. Numerose le famiglie partecipanti alla manifestazione che ha riunito in piazza Croce Bianca, Soccorso Alpino, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Anche lo stand dedicato alle manovre salva vita

fotogalleria

Merano Flower Festival, magia di primavera: tutti pazzi per le peonie

Lungo il Passirio si è conclusa ieri, domenica 28 aprile, la quattro-giorni della tradizionale manifestazione primaverile, con tanti stand dedicati a fiori, sementi, piante ed eno-gastronomia del territorio. Spazi per il relax cullati dalle note del piano sulla terrazza del Kurhaus. Curiosità per l'idrocultura e le piante carnivore. Divertimento e creatività nei workshop per i bimbi e interesse per le conferenze nella serra Limonaia (foto Luca Marognoli)

Attualità