Cai della Bassa Atesina in festa per i 50 anni 

Ritrovo domenica alle 16 a Casa Unterland. Per l’occasione è stato scritto anche un libro di 416 pagine


di Bruno Tonidandel


EGNA. È una domenica speciale, quella che arriva per i numerosi appassionati della montagna di Egna, specie per gli iscritti alla sezione “Bassa Atesina” del Cai. Che sono molti. A partire dalle 16, presso la sala “Haus Unterland”, sarà festeggiato il cinquantesimo anniversario di questa associazione, presieduta dallo scorso anno da una donna, Alice Pilati. Per questa occasione è stato anche scritto un libro di 416 pagine arricchito da innumerevoli e pregiate fotografie. E questa testimonianza di 50 anni di vita e di “cammino assieme” sarà presentato proprio domenica. È una testimonianza scritta dai soci, dai soci fondatori ma anche da quelli più giovani. Un libro quindi nato come testo scritto «dai soci per i soci», «in modo da essere carico – come si legge nel capitolo dei ringraziamenti – dell’anima del Cai Bassa Atesina e non solo di pochi iscritti. Oltre agli attuali soci – si legge ancora – si ringraziano anche tutte le persone che oggi non sono più iscritte alla sezione, ma che lo furono in passato e tutti quelli che non lo sono mai stati ma che ci hanno comunque aiutato con le loro conoscenze ed esperienze a realizzare questo libro». L’ideatore del libro sui 50 anni del Cai “Bassa Atesina”, è Florian Lindner, già presidente della sezione dal 2005 al 2010 e dal 2014 al 2016 e attuale membro del consiglio direttivo. È lui, non solo l’ideatore ma anche il “manager” di questo progetto. È lui che si è occupato della raccolta del materiale, della stesura dei capitoli e dell’organizzazione generale del libro, pensando a tutte le tematiche che avrebbe dovuto affrontare e alle persone che avrebbero potuto narrarle con testi e immagini». Un significativo riconoscimento è stato rivolto anche alle insegnanti Giovanna Venuti e Silvana Gioioso, per aver letto e corretto i testi e per averli resi così pronti per la stampa e a Gualtiero Miani per la scelta delle foto, a Gianni Vettori e a Gualtiero Casatta. Un cenno doveroso va anche alla Provincia e al Comune di Egna; senza i loro contributi il libro non sarebbe uscito. Dopo la cerimonia per festeggiare questi primi cinquant’anni del Cai “Bassa Atesina”, seguirà una castagnata e un brindisi di buono auspicio per il futuro di questa associazione. Associazione che ha visto la luce nel gennaio 1968. Ma la storia di questo sodalizio alpino ebbe inizio molto tempo prima nell’immediato dopo guerra, ovvero nel 1946, quando un gruppo di appassionati di montagna della Bassa Atesina pensò di costituire il gruppo Sat Egna, di cui fu primo presidente Riccardo de Eccher, il noto costruttore edile, poi prematuramente scomparso. Il gruppo svolse un’intensa attività fino al 1959 e dopo una pausa di 8 anni fu ricostituito nel 1967 con 39 soci. Erano necessarie 100 iscrizioni per formare una sezione del Cai Alto Adige ed il numero fu raggiunto già l’anno successivo. Nel 1968 venne così fondata la sezione Cai Bassa Atesina e da allora l’attività non si è più interrotta, anzi ha subito una costante crescita, con la formazione del gruppo di Alpinismo Giovanile e del Corso di Avvicinamento alla Montagna, alla promozione di diverse iniziate legate al rispetto per l’ambiente, alla cultura alpina, alla solidarietà ed allo scambio culturale. Oltre alla presentazione del libro, domenica pomeriggio, sarà anche ufficializzato il gemellaggio con la sezione Cai di Novellara, in provincia di Reggio Emilia, con la quale da alcuni anni si è instaurato un bel rapporto di amicizia e di collaborazione, finalizzato allo scambio culturale e all’organizzazione congiunta di attività. Un pomeriggio quindi di ricordi e di commemorazioni che lasceranno a molti qualche groppo in gola per gli anni trascorsi e soprattutto per coloro che hanno amato la montagna e che non sono più tra noi.













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