Caldaro, si pattina sul lago ma solo a proprio rischio
Beati: «Ci sono punti poco sicuri vicino al canneto». Previsti controlli dei vigili Lo scorso anno c’è stato un caso di ipotermia per un sessantenne di Ora
CALDARO/VADENA. Come da tradizione ormai consolidata non appena scende la temperatura ci sono centinaia di ragazzi, ma anche di famiglie con bambini piccoli, che pattinano e giocano ad hockey sulla superficie solo parzialmente ghiacciata del lago di Caldaro. Visto che si tratta di un divertimento assolutamente gratuito in questi giorni, soprattutto nelle ore più calde, si registra il pienone. Molti ragazzi ignorano peraltro il fatto che le condizioni di sicurezza non sono certo ottimali. «Soprattutto vicino al canneto - spiega Alessandro Beati, sindaco di Vadena, Comune su cui si affaccia parte del lago - ci sono punti ad alto rischio, dove è facile finire in acqua. Anche per questo c’è un’ordinanza in vigore. Chi pattina o fa altre attività lo fa a proprio rischio». Nei prossimi giorni sono annunciati dei controlli della polizia municipale. Proprio lo scorso anno un sessantenne della Bassa Atesina è stato soccorso dalla Croce Bianca per un principio di ipotermia.