Consorzio, un nuovo magazzino
È costato un milione di euro e si trova in via Stazione ad Egna
EGNA/SALORNO. «L’acqua rappresenta un dono speciale per noi, per gli animali, per le piante: usarla, peggio ancora sfruttarla non in modo corretto è un crimine nei confronti della natura. Alle volte però l’acqua può ritorcersi verso di noi ed è per questo che la difesa del suolo è una sfida del futuro». È questo il messaggio che ha lanciato il Consorzio di Bonifica “Monte-Salorno” in occasione dei festeggiamenti dei 125 anni dalla fondazione. Contemporaneamente è stato anche inaugurato e debitamente benedetto dal decano Josef Haas, il nuovo magazzino per il ricovero delle attrezzature, sorto proprio di fronte alla sede del Consorzio in via Stazione ad Egna. È stata una grande festa, l’altra mattina, alla quale sono stati invitati tutti i 4 mila soci di questo ente, costituito nel lontano 1893 dall’imperatore Franz Josef, dopo le disastrose inondazioni dell’Adige che si susseguirono nel 1882, 1888, 1889 e 1890. Era necessaria quindi una struttura che si dedicasse pienamente alla regolamentazione dei corsi d’acqua nella Bassa Atesina e alla bonifica del territorio, invaso quasi ogni anno dalla furia delle acque, apportando danni ingentissimi non solo alle colture, in quel tempo costituite per lo più da cereali, ma anche alle pur limitate infrastrutture edilizie. La superficie sotto controllo dei tecnici del Consorzio di Bonifica è vastissima: 4 mila ettari che si estendono dalla parte meridionale del lago di Caldaro fino a sud di Salorno, mentre sono di circa 100 km i corsi d’acqua sotto osservazione, comprese le Fosse Grande e Piccola di Caldaro e la fossa Porzen, ma non il fiume Adige. Innumerevole poi la rete di scolo minore che deve essere sempre tenuta in ottimo stato, soprattutto nei periodi di frequenti piogge e di piena dell’Adige. Sotto gestione del Consorzio di Bonifica di Egna anche sei impianti idrovori con una portata complessiva pari a circa 13.500 litri al secondo con i quali l’acqua degli innumerevoli fossati viene pompata nell’Adige quando il suo livello supera quello dei terreni circostanti. Importantr quindi questa struttura, presieduta attualmente dal dottor Paul Nicolodi e diretta da Eduard Franzelin. (b.t.)