Cornaiano, tramonta il progetto Vineum

Cornaiano. Il progetto del Vineum è tramontato. Ad Appiano sono in molti ad esserne felici, perché i costi da sopportare per il Comune - a lungo in trattativa con i privati interessati - sarebbero...



Cornaiano. Il progetto del Vineum è tramontato. Ad Appiano sono in molti ad esserne felici, perché i costi da sopportare per il Comune - a lungo in trattativa con i privati interessati - sarebbero stati notevoli. A chiedere conto, soprattutto dei costi, è la lista civica Pro Appiano - Pro Eppan.

«Vineum a Cornaiano: il tema emerso prima delle elezioni comunali, ora è di nuovo sparito nel nulla? Di sicuro sono falliti i costosi sogni dell’amministrazione - scrivono Greta Klotz e Felix Von Wohlgemuth - Del tdema vi avevamo già parlato: tra le ultime azioni della vecchia (ma anche nuova) coalizione, nel giugno 2020 era stato deciso di acquistare per e 420.900 euro, Iva inclusa, un’ulteriore cantina a Cornaiano, per ampliare la già esistente "cantina comunale". Il nostro gruppo ha considerato questa decisione da un lato una manovra legata alla campagna elettorale. In realtà l’acquisto è stato a nostro avviso una mossa irresponsabile a causa della precaria situazione finanziaria del Comune, nota peraltro a tutti da tempo. Ora la sorpresa: il proprietario ha venduto la cantina, ad un prezzo notevolmente più basso - a qualcun altro. La delibera di giugno dovrà quindi essere revocata alla prossima seduta del consiglio comunale. Siamo già curiosi di conoscere le spiegazioni della coalizione, soprattutto nei confronti di quei cittadini, che ancora una volta hanno creduto alle promesse non finanziabili fatte in campagna elettorale e che ora saranno comprensibilmente delusi. Per il bilancio del Comune questo acquisto "perduto" è naturalmente un notevole e necessario sollievo e resta da sperare che in futuro si faccia più attenzione a come impegnare le tasse dei cittadini. Riteniamo inoltre necessario che l'amministrazione comunale fissi finalmente delle priorità».

In effetti il progetto era stato contestato da più parti soprattutto per i costi elevati, che in un anno difficile come il 2020 sono diventati quasi insostenibili, o comunque particolarmente difficili da giustificare.

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