Cortaccia, mega-impianto bocciato da Kompatscher 

Il governatore: «Siamo contrari ad inceneritori industriali a fini commerciali» Il progetto è tuttora al vaglio dei tecnici per la valutazione di impatto ambientale


di Massimiliano Bona


CORTACCIA. Sono bastati un paio di giorni per affossare, almeno politicamente, il progetto della PA Service, che intende realizzare a Cortaccia un nuovo impianto per smaltire gli scarti industriali prodotti dalle aziende altoatesine. Parliamo di 70-80 mila tonnellate l’anno con un investimento - interamente a carico dei privati - di 80 milioni di euro. «Il progetto - ha precisato ieri Kompatscher a margine della seduta della giunta provinciale - non è ancora stato esaminato dai competenti uffici provinciali, ma politicamente – come esecutivo – siamo contrari ad impianti industriali che prevedano anche l’importazione o lo smaltimento di rifiuti a fini commerciali. Si tratta di progetti che tra l’altro contrastano con la nostra politica ambientale».

In realtà la porta non sembra del tutto chiusa ma solo socchiusa. Patrick Santini, nel suo progetto, fa riferimento esclusivamente agli scarti industriali prodotti in provincia di Bolzano, che attualmente esportiamo fuori regione, con un via-vai di camion che sicuramente produce inquinamento. La Provincia, nell’esaminare il progetto, potrebbe pertanto imporre dei correttivi all’idea originaria senza peraltro snaturarla. L’impressione, di molti, è che la Svp non voglia commettere passi falsi con il suo elettorato proprio alla vigilia delle elezioni provinciali. Paradossalmente, se questo impianto fosse stato proposto a Bolzano Sud - lontano dai preziosi vigneti della Bassa - in pochi nel partito di raccolta avrebbero avuto qualcosa da eccepire.

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