LAGHETTI (EGNA)

Egna, cancellata a Laghetti piazza Giovanni Prati

Approvata dal consiglio - con il «no» degli italiani - la richiesta degli Schützen Diventerà Kirchplatz-piazza Chiesa: «La gente - dice la Svp - la chiama già così»



LAGHETTI (EGNA). Con il voto contrario (o l'astensione) dei consiglieri e degli assessori del gruppo linguistico italiano il Comune di Egna - dopo una raccolta di firme degli Schützen e dell’associazione Deutscher Kulturverein - ha deciso di cancellare, con una maggioranza risicata, piazza Giovanni Prati a Laghetti per farla diventare piazza della Chiesa-Kirchplatz. Un colpo di spugna inatteso e discutibile, destinato a lasciare il segno anche nel rapporto tra gruppi linguistici in uno dei Comuni altoatesini modello in termini di convivenza.

Prati, poeta e politico italiano di Dasindo, frazione del Comune trentino di Comano Terme, nei suoi versi celebra la patria, l'amore e gli umili. A Prati, le cui spoglie di trovano ancora oggi nella chiesa di Lomaso, è stato intitolato anche il liceo classico di Trento. Nel 1876 divenne senatore nel governo Depretis del Regno d'Italia mentre nel 1878 divenne membro del ministero della Pubblica Istruzione. É passato anche alla storia per aver dedicato una poesia ai reali in occasione delle nozze (22 aprile 1868) tra Umberto I di Savoia e Margherita di Savoia. E all'epoca fece capire chiaramente da che parte stava dichiarando pubblicamente «....Margherita, una grande speranza per l'Italia comincia da te».

Ed è stato proprio questo suo patriottismo, probabilmente, ad infastidire la destra tedesca che ha partecipato attivamente alla raccolta di firme. In questo caso è mancata la regia del Comune di Egna, che non ha minimamente coinvolto il gruppo italiano.

La cancellazione di piazza Prati dallo stradario di Egna è stata votata con il sostegno di Svp e Bündnis Neumarkt (9 si). Ci sono stati 3 voti contrari della lista civica @EgnaNeumarkt (Pizzaia, Borsoi e Mariotti), tre rappresentanti del gruppo italiano hanno scelto di non partecipare alla votazione (l'assessora alla cultura Carla Nones del Pd, la consigliera FI/Lega Patrizia Coletti e il consigliere comunale del Pd Alessandro Sartori), mentre il vicesindaco Alex Pocher (Pd) e Klaus Pichler (Svp) erano «temporaneamente assenti». Forse solo per una questione di opportunità. Fanno discutere anche i motivi di questo colpo di spugna: «Si propone di cambiare la denominazione da piazza Prati in piazza Chiesa-Kirchplatz - si legge nella delibera - perché la popolazione già ora la denomina così». Per adesso è già stato presentato un ricorso (Patrizia Coletti). In ogni caso quello dell’altra sera resta un blitz discutibile del gruppo tedesco con il solo obiettivo di accaparrarsi qualche voto in più. Censurabile anche la scelta del Pd di non dire nè «sì» né «no» per evitare (forse) di infastidire l’alleato di giunta.













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