Egna stanzia 450 mila euro per la mensa dei bambini

Approvato il nuovo bando triennale per le medie e le elementari del paese L’assessore Jost: «Pretendiamo qualità del cibo che serviamo ai nostri bambini»


di Alan Conti


EGNA. Il Comune di Egna ha messo sul piatto 450 mila euro per il servizio di mensa per la scuola media italiana e tedesca e per la primaria italiana. La giunta al completo, guidata dal sindaco Horst Pichler, con una delibera ha definito i contorni dell’appalto per la refezione scolastica dei prossimi tre anni scolastici. Un passaggio chiave da concretizzare entro l’estate per non creare disagi alle famiglie e ai bambini. La gara, dunque, è partita e si concluderà prima dell’inizio delle lezioni. Tra le regole c’è anche la possibilità per l’amministrazione di prorogare l’incarico anche per l’anno scolastico 2020-2021 alle stesse condizioni dei precedenti.

Il Comune possiede un proprio centro di cottura pasti dentro la struttura della scuola media tedesca: qui, ovviamente, saranno preparati i pasti per gli studenti e per gli addetti preposti alla sorveglianza. La procedura, sotto la soglia europea, sarà negoziata scegliendo l’offerta più vantaggiosa da punto di vista del rapporto qualità/prezzo. A seguire tutti i passi burocratici sarà la vicesegretaria del Comune Nicoletta Pinter nominata responsabile unica del procedimento.

Nel dettaglio, comunque, la spesa prevista dalla giunta comunale è di 458.422 euro di cui 311.880 stanziati specificatamente per il servizio. Una quota del 5% (pari a 15.594) è stata stanziata per gli imprevisti e 103.960 euro sono già congelati per la possibile proroga unilaterale di un anno. Il resto deriva dalle spese per la sicurezza (9.356 euro pari al 3% dell’importo a base d’asta) e dai 17.631 euro per l’Iva al 4%. Le aziende interessante avranno a disposizione un disciplinare di gara, il capitolato degli oneri e il modello per l’offerta economica. L’importo a base d’asta, naturalmente, è 331.880 euro e per ogni anno scolastico viene calcolato un impegno di 112.276 euro da coprire con appositi stanziamenti.

La scadenza con l’azienda che si è occupata del servizio fino ad ora è fissata per il 16 settembre 2017. «Si chiama Cir Food ed è una cooperativa di Reggio Emilia» spiega l’assessore competente Karin Jost. «Hanno lavorato con noi per tre anni. Due anni fa tutti sono rimasti molto soddisfatti, ma negli ultimi dodici mesi non è andata così bene. È stata cambiata una cuoca molto apprezzata e il servizio ne ha risentito. Vediamo se si ripresenteranno». Lo sforzo economico del Comune, in ogni caso aumenterà di 17.276 euro l’anno. La retta pagata fino ad ora, infatti, è stata di 95.000 euro. «Abbiamo intenzione di chiudere tutto velocemente perchè a settembre dobbiamo essere pronti. La cucina che mettiamo a disposizione è di ottimo livello e il trasferimento delle pietanze è di pochi minuti in auto. Chiaro, però, che vogliamo garanzie anche su questa operazione. Saremo molto severi con gli standard qualitativi perchè pretendiamo che i nostri studenti beneficino di un’alimentazione sana, equilibrata e il più possibile gradevole. Mettiamo il massimo impegno».

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