Progetto sicurezza

Egna: telecamere hi-tech contro vandali e ladri

Il Comune vuole dotarsi di un nuovo sistema di videosorveglianza. La sindaca Jost: «Telecamere utili in caso di fatti gravi, ma sarà tutelata la privacy dei cittadini


Gianluca Marcolini


EGNA. Il Comune di Egna alza le proprie difese per garantire il più possibile l'incolumità dei cittadini e la tranquillità del loro vivere quotidiano. Nei giorni scorsi, la giunta comunale ha deciso di potenziare la videosorveglianza presente sul territorio comunale grazie all'installazione di una serie di nuove telecamere di ultima generazione che consentiranno di filmare qualunque cosa accada, e soprattutto chiunque vi transiti davanti ogni istante del giorno e della notte, fornendo eventualmente alle forze dell'ordine elementi utilissimi - non solo la lettura delle targhe - in caso di emergenza.

Prevenzione e contrasto

L'obiettivo prefissato dall'amministrazione comunale di Egna «è la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria». Da qui la necessità di dotarsi «di un nuovo sistema di videosorveglianza con tanto di ampliamento del sistema di lettura delle targhe». Il progetto sicurezza è stato elaborato dalla Polizia locale e dunque sottoposto al vaglio e all'approvazione della giunta municipale. La spesa preventivata supera di poco i 100mila euro (102.480 euro). Il via libera da parte della sindaca Karin Jost e dei suoi assessori è mirato anche alla richiesta di finanziamento che verrà presentata dal Comune al Commissariato del Governo per l'ottenimento di una contributo da parte del Ministero.

Le zone da controllare

Nel progetto vengono individuate anche le zone dove collocare le nuove videocamere, con massima attenzione rivolta prioritariamente ai punti nevralgici e agli accessi al paese di Egna e alle sue frazioni. L'intento, come detto, è cogliere nell'immediatezza del fatto i presunti responsabili di vandalismi, furti e in generale atti criminali. Le telecamere che verranno installate forniranno alle forze dell'ordine (carabinieri, vigili e polizia) elementi ulteriori e potenzialmente decisivi per le indagini successive a un fatto grave.

Sono sempre più frequenti, purtroppo, episodi di violenza che si registrano anche sul territorio altoatesino e finora i sistemi di videosorveglianza, già presenti in strade e piazze, si sono rivelati utilissimi nel lavoro di repressione dei crimini portato avanti dalle forze dell'ordine. Le nuove telecamere, di ultima generazione, avranno una efficacia ancora superiore.

La sindaca Jost

Ma non metteranno a repentaglio la privacy dei cittadini e di chi giungerà a Egna o si troverà a passare occasionalmente. Lo garantisce la sindaca. «Voglio rassicurare la cittadinanza sul fatto che il nuovo sistema non rappresenterà certo una violazione della privacy di ciascuno di noi - spiega Karin Jost -. La videosorveglianza è studiata per garantire la sicurezza, ma tutelando la privacy della gente».

Le registrazioni delle telecamere saranno a disposizione unicamente delle forze dell'ordine e solo in caso di fatti gravi per i quali si renderà necessaria la visione delle immagini al fine delle indagini. «Non solo, le registrazioni avranno una durata di sette giorni, dopodiché si procederà alla cancellazione delle immagini», puntualizza la sindaca, che prosegue: «Il sistema sarà utile in caso di fatti gravi, ad esempio come quello avvenuto in passato, l'incendio della caserma.

Le telecamere andranno ad aggiungersi a quelle già presenti all'ingresso di Laghetti e Egna e consentiranno non solo la lettura delle targhe, ma anche la ripresa di ulteriori elementi identificativi di chi si troverà a bordo dell'auto oggetto di indagine da parte delle forze dell'ordine. Le telecamere saranno collocate in punti strategici. Adesso procederemo con la richiesta di finanziamento allo Stato e poi con il bando per l'acquisto e l'installazione. L'auspicio è arrivare a portare in porto l'operazione entro la fine dell'anno».













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