Egna vuole le tariffe non pagate 

Per acqua e rifiuti, mancano quasi 38 mila euro: il Comune passa alla riscossione coattiva



EGNA. Il Comune di Egna ha fatto (letteralmente) i conti con le tariffe non pagate per lo smaltimento dei rifiuti urbani e per il servizio idrico integrato e ha scoperto che, per l’anno 2015, i conti non tornano e svariati contribuenti non hanno pagato le cifre dovute. Il fatto è che, riassume la giunta, con una delibera del 14 aprile 2016 era stato approvato l’incasso delle entrate patrimoniali per l’anno 2015 e quindi i mancati versamenti, oltretutto, scombinano i numeri dei bilanci. Così, la giunta guidata dal sindaco Horst Pichler, "constatato che diversi contribuenti, nonostante ripetuti solleciti scritti, non hanno provveduto al versamento della tariffa" e visto tra gli altri "l’articolo 13 del regolamento comunale di contabilità relativamente alla riscossione dei tributi e delle entrate patrimoniali", passa alla riscossione coattiva.

Per l’ente pubblico non si tratta nemmeno di cifre proprio trascurabili, visto che le bollette non saldate sono 327 e il totale dei soldi che mancano nelle casse comunali arriva a 37.862,16 euro. In particolare, 20.400,13 euro confluiranno in bilancio sotto la voce "tariffa smaltimento rifiuti urbani“, altri 4.732,77 euro alimenteranno il capitolo "proventi del servizio idrico integrato - acquedotto” e gli ultimi 12.729,26 saranno registrati come "proventi del servizio idrico integrato" riguardanti la rete delle fognature.

Dovuti, non ancora corrisposti dai cittadini e adesso reclamati dal Comune, i quasi 38 mila euro potranno essere reinvestiti in servizi e progetti, magari nella gestione e nel miglioramento proprio dei servizi che si riferiscono alle bollette "evase".

Quanto alla riscossione forzata, la giunta Pichler precisa che, a fine 2015 (eravamo al 25 novembre) e con due delibere del consiglio comunale, Egna aveva "approvato l’acquisto delle azioni della Alto Adige Riscossioni spa (Aar) e la convenzione sulla governance", aveva "emanato il regolamento sulla riscossione coattiva delle entrate comunali" e aveva "approvato il contratto di servizio per l’affidamento in house alla Aar delle attività di riscossione coattiva e di intermediario tecnologico”.(fdd)













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