Furti in casa anche nella zona di Ganda 

Presi di mira nello stesso giorno due appartamenti. Il sindaco: bisogna alzare la soglia d’attenzione e mettere l’allarme


di Massimiliano Bona


APPIANO. È ancora allarme sicurezza nel Comune di Appiano. Negli ultimi giorni sono stati denunciati altri due furti, di cui uno riuscito e uno andato a vuoto, nella zona residenziale di Ganda, che è la decima frazione del principale centro dell’Oltradige. Da quanto è stato possibile ricostruire in entrambi i casi i colpi sarebbero avvenuti in pieno giorno, quando i proprietari di casa era fuori per lavoro. L’ammontare dei furti, in questo caso, non è stato particolarmente significativo, ma anche se si tratta di poche centinaia di euro e di ori di famiglia resta la rabbia e la delusione che si prova quanto qualcuno entra a casa tua e viola la privacy mettendo tutti i cassetti a soqquadro. Quando si rientra a casa è forte il senso di smarrimento e frustrazione e si ha come l’impressione di sentirsi «indifesi» anche nel proprio «rifugio». Negli ultimi due casi sarebbero stati notati due giovani con un piede di porco aggirarsi nei paraggi.

Il sindaco di Appiano Wilfried Trettl invita i residenti ad alzare la soglia di attenzione, in particolare per chi vive a piano terra o al primo piano.

«Bisogna segnalare ai carabinieri o alla polizia locale ogni minimo sospetto. Sto pensando al furto con la flex, quando il bottino fu di alcune decine di migliaia di euro. In quel caso i proprietari erano andati all’estero per festeggiare i sessant’anni della padrona di casa. Il parente più vicino, che abita nei paraggi, era andato a giocare a carte. Da quanto ho appurato la famiglia non si era dotata di un sistema di allarme. I vicini, che hanno sentito i rumori di una sega, non si sono minimamente preoccupati. Ciò che voglio dire è che è necessario, da subito, cambiare mentalità. Si tratta, solitamente, di malviventi bene organizzati che studiano, spesso, anche le abitudini delle famiglie prese di mira». Trettl non si sente, peraltro, di parlare di allarme sicurezza. «Tre casi in alcuni mesi destano preoccupazione ma non allarme sociale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità