Il meteo guasta l’uva: anticipata la vendemmia 

Temperature ballerine. A Termeno acini colpiti da marciume per via di piovaschi e notti calde Gradazione inferiore rispetto all’anno passato. Ma ci si aspetta un calo della produzione


Bruno Tonidandel


Termeno. Se la prima ondata di mele della varietà Gala è già stata raccolta e parte già commercializzata e il resto è finito nelle celle ad atmosfera controllata delle varie cooperative della Bassa Atesina, ora è la volta dell’uva. La prossima settimana sarà determinante per la vendemmia, anche se alcune cantine, ad esempio la Lageder di Magré, hanno già richiesto ai propri fornitori di anticipare il raccolto delle uve.

Meteo infausto.

Le previsioni sono buone, anche se attualmente serpeggia qualche preoccupazione da parte di qualche viticoltore per l’insorgenza di marciume, specie per le varietà Pinot Nero e Pinot Grigio. «Non vedo però grossi problemi», ci dice l’enologo della Cantina di Termeno Willi Stürz dopo essere stato impegnato per tutta la giornata di ieri a fare da guida fra i vigneti a una delegazione di giapponesi.

«Sì – soggiunge ancora l’esperto della cantina di Termeno –, abbiamo riscontrato in queste due varietà di uve degli acini colpiti da marciume per colpa degli ultimi piovaschi ma soprattutto per alcune notti caratterizzate da alte temperature. È vero, sono ancora previste due giornate di pioggia, ma anche l’arrivo di un flusso di aria fredda dal nord che non farà che bene alle nostre uve».

Rispetto allo scorso anno, sempre secondo l’enologo Stürz, la vendemmia è in ritardo di una decina di giorni, ma se si tiene conto della media degli anni passati possiamo dire che il ritardo è di solo qualche giorno, anche perché nel 2018 la raccolta dell’uva era in anticipo.

Calo della produzione.

È ancora presto invece per prevedere la media delle gradazioni. «Attualmente – dice l’esperto della Cantina di Termeno – abbiamo rilevato sulle uve bianche, le prime ad essere staccate dalle viti, una gradazione più bassa rispetto allo scorso anno e un livello di acidità più elevato: valori assolutamente positivi. Il Pinot Grigio, per esempio, ha espresso 18,5/19 gradi Babo».

Un dato negativo per il viticoltore riguarda la quantità. Sempre rispetto al 2018, ci si attende una produzione inferiore del 15%, anche perché - ci dice sempre Stürz – quest’anno i grappoli pesano meno. Le varietà più penalizzate sono Chardonnay e Gewürztraminer.

In merito alla vendemmia, si inizierà la prossima settimana con Pinot Bianco e Sauvignon per poi proseguire con Pinot Grigio e Chardonnay; certo, dipende dalle zone, se sono più o meno esposte alla luce del sole. Le uve rosse, invece, delle varietà Merlot e Lagrein, saranno raccolte fra tre settimane. Ovviamente tutto dipenderà dalle condizioni meteo. «Spero – conclude l’enologo Willi Stürz - che queste uve restino più a lungo possibile sulla vite, perché più si ritarda lo stacco meglio è dal punto di vista della vinificazione».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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