Incendio a Nalles, danni per un milione 

Leo Knoll e la sua famiglia sono stati salvati da un vicino. La Procura ha chiesto una perizia ai pompieri


di Massimiliano Bona


NALLES. Leo Knoll e i suoi familiari – che da decenni vivono allo «Stocker Hof» di Sirmiano (piccola frazione di Nalles con una cinquantina di abitanti) – devono la vita ad un vicino. Martedì sera, verso le 20, Knoll, la moglie, i tre figli adulti e l’anziana madre stavano guardando la televisione in un’altra ala della palazzina a tre piani, quando sono stati allertati dalle urla di un amico che aveva visto nitidamente le fiamme, già alte diversi metri, nel sottotetto e nel fienile. A quel punto i sei hanno cercato dapprima di mettersi in sicurezza e poi di domare un incendio che già a quell’ora si vedeva nitidamente dalla MeBo. Sirmiano si trova, infatti, ad oltre seicento metri di altitudine. Inizialmente molti pensavano che a bruciare fosse il ristorante Jäger, meta piuttosto gettonata anche dai bolzanini.

Nel giro di una manciata di minuti si sono precipitati sul posto decine di volontari tanto da Lana quanto da Nalles, ma la situazione è subito parsa quasi compromessa. Per domare le fiamme è stato necessario, infatti, «aggredire» il rogo da diversi lati gettando tantissima acqua. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Terlano e Nalles mentre la Procura ha deciso di inviare ieri mattina un dirigente dei pompieri del corpo permanente per cercare di stabilire le cause del rogo. Di sicuro, al momento attuale, lo «Stocker Hof» è inagibile e lo sarà ancora per molto. Pur essendoci ben tre piani si sono salvate solamente un paio di stanze e tutto fa presupporre che la famiglia Knoll dovrà abbattere e ricostruire il maso, accanto al quale ci sono decine di meleti.

Ieri erano ancora tutti sotto shock: i sei potrebbero trasferirsi in ogni caso poco distante negli alloggi solitamente riservati ai raccoglitori di mele. Ieri padre e figli erano impegnati a mettere in salvo tutto ciò che potevano. Senza sapere bene dove avrebbero trascorso la notte. I danni, secondo una prima stima, potrebbero aggirarsi attorno al milione di euro, soprattutto se la famiglia dovesse decidere di demolire e ricostruire il maso. Toccherà a Christian Auer stabilire le cause del rogo, che potrebbe essere partito dal fienile o dal sottotetto. «Di sicuro dall’inizio dell’incendio all’intervento dei volontari è passata almeno mezz’ora». Nel sottotetto si sono letteralmente disintegrate travi di 15-20 centimetri. Al momento si propende per un guasto o una disattenzione.

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