L’oro di San Floriano migliora l’acqua di Salorno 

Il fondo che compensa il danno ambientale legato alla centrale idroelettrica permetterà di sfruttare fonti sotterranee e di risanare gli impianti energetici


di Sara Martinello


SALORNO. La centrale idroelettrica di San Floriano continua a far piovere milioni sui Comuni limitrofi. Sono i fondi di compensazione per il territorio della provincia di Trento, che una recente delibera della giunta provinciale altoatesina ha sancito di assegnare a Egna, Anterivo e Salorno. Quest’ultimo ha in progetto diversi interventi destinati a migliorare in maniera consistente la vita del paese: si va da un’acqua di qualità migliore al risparmio energetico, come conferma il sindaco Roland Lazzeri.

La fetta destinata a Salorno è meno consistente di quelle destinate a Egna e Anterivo – si parla di un milione e mezzo dei 6,5 milioni di euro totali da versare in due tranche, una entro il 19 luglio e l’altra entro il 31 gennaio dell’anno prossimo. «Un milione servirà per rendere utilizzabili le sorgenti sotto l’abitato della frazione di Cauria», anticipa Lazzeri. «Quando negli anni Cinquanta è stata traforata la montagna per fare la galleria, tagliando la linea di Trodena, si è originata la cosiddetta “cascata di San Floriano”, con un lago di 3 milioni di metri cubi che ha prosciugato le fonti a monte della frazione. Ora si utilizzano le fonti calcaree, superficiali, nella valle dell’Anguilla, che ricade nel territorio di Egna. È un’acqua molto dura. Attraverso carotaggi e analisi chimiche, però, nei pressi della strada tra Pochi e Cauria abbiamo trovato alcune fonti nel porfirico e più in profondità, quindi meno vulnerabile alle infiltrazioni superficiali e quindi all’inquinamento. Bisognerà fare una condotta di pompaggio dal sottosuolo alla superficie, dopodiché avremo un’acqua qualitativamente superiore».

L’utilizzo delle fonti idriche recentemente trovate non sarà l’unica innovazione resa possibile da quel milione e mezzo di euro di fondo di compensazione, di cui 1,2 milioni perverranno alle casse comunali entro il 19 luglio e 300mila euro entro il 31 gennaio del 2019. «Abbiamo in progetto di impiegare circa 250 mila euro per convertire tutta l’illuminazione pubblica in un impianto a led, nell’ottica del risparmio energetico – prosegue il sindaco – e di installare il fotovoltaico, si pensa sulla tettoia del campo da calcio. Inoltre, Salorno è un paese fortemente bilingue, così a differenza di quanto è in altri Comuni abbiamo tutto doppio: scuole italiane, scuole tedesche e così via, cosa che richiede maggiori investimenti nella manutenzione dell’edilizia pubblica. Procederemo quindi al risanamento energetico di alcuni edifici».

Così il fondo di compensazione porta a Salorno un vantaggio a lungo termine che si traduce in una maggiore sicurezza degli edifici, nell’ottimizzazione degli impianti energetici, nella produzione di energia pulita e, soprattutto, in una maggiore attenzione rivolta alla salute degli abitanti.













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