La Cgil: «Solo pagamenti tracciabili per le spese da detrarre»

Egna/laives. Da aprile tutte le spese da detrarre nella dichiarazione 2021 dovranno essere pagate con metodi tracciabili. Basta, dunque, pagamenti in contanti per visite mediche private o per lo...



Egna/laives. Da aprile tutte le spese da detrarre nella dichiarazione 2021 dovranno essere pagate con metodi tracciabili. Basta, dunque, pagamenti in contanti per visite mediche private o per lo sport dei figli. In sostanza per poter usufruire delle detrazioni – ricorda anche il Caaf Cgil-Agb delle varie sedi periferiche – i cittadini dovranno usare esclusivamente bancomat, carte di credito, carte prepagate, assegni e bonifici, per le spese relative a visite mediche in strutture e professionisti non convenzionati, per quelle riguardanti lo sport e la mensa scolastica dei figli, per l’affitto per gli studenti universitari fuori sede, per l’abbonamento al trasporto pubblico, per le spese per le badanti e per quelle funebri, solo per fare alcuni esempi. I pagamenti tracciabili diventano un obbligo, infatti, per godere della detrazione del 19% di tutte le spese previste dall’articolo 15 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi). «I cittadini devono fare particolare attenzione a questa novità – spiega Marco Pirolo, direttore del Caaf Cgil/Agb-, in quanto, chi continuerà a pagare in contanti, perderà il diritto di detrarre questa tipologia di spese e dunque rischierà di rimetterci. Per questo motivo abbiamo avviato in questi mesi una campagna di informazione per tutti i contribuenti. Ci auguriamo che le famiglie, e soprattutto gli anziani, memorizzino questa importante novità. La nuova regola non vale per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici o per il pagamento di prestazioni sanitarie svolte presso strutture sanitarie pubbliche o private purché convenzionate con il servizio sanitario nazionale. «È importante ricordare che il conto dal quale si effettuerà il pagamento dovrà essere intestato o cointestato alla persona che porterà in detrazione la spesa», conclude Pirolo.













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