La coop Kurmark-Unifrut chiude un 2017 in crescita 

A Magré l’assemblea del consorzio che riunisce 500 produttori di mele della zona Il valore di produzione è salito a 35 milioni e si punta su nuove varietà di frutta


di Bruno Tonidandel


MAGRÈ. È migliorata la situazione finanziaria della Cooperativa frutticoltori “Kurmark-Unifrut” di Magré a cui sono conferite le mele di circa 500 agricoltori della Bassa Atesina. Il valore di produzione, con 35.004.676 euro, è cresciuto del 12% rispetto al 2016 e ai soci è stata liquidata una somma che supera del 22% quella del 2016. Questi dati sono stati esposti dal presidente Walter Pardatscher all’assemblea generale ordinaria dei soci del consorzio Kurmark-Unifrut. Pardatscher ha annunciato le imminenti opere di miglioramento: ampliamento della sala di lavorazione delle mele; l’acquisto di nuovi svuotatori e di nastri trasportatori, mentre più avanti Kurmark-Unifrut sarà dotata di una nuova macchina cernitrice e si procederà alla manutenzione delle celle frigo.

Si è anche parlato di mele e dell’andamento dell’annata appena conclusa. Alla cooperativa di Magré sono stati conferiti quest’anno 4.784 vagoni di mele (478.400 quintali), meno dell’anno scorso, di cui 809 vagoni della varietà Gala, 728 vagoni di Granny e 619 vagoni di Golden. Sono queste le tre varietà di mele più coltivate dai soci della Kurmark-Unifrut con una particolarità: la Golden, la mela più diffusa fino a un paio di anni fa, è stata ora superata da Gala e Granny. Fra le varietà di club, al primo posto la Pink Lady con 353 vagoni. Anche l’Alto Adige ha riscontrato un calo di produzione per effetto di grandine e brinate primaverili, ma meno che nel resto del territorio italiano che ha sofferto un calo di produzione del 32% o in Germania che ha visto dimezzarsi il raccolto. Secondo il direttore Walter Steinegger, il livello dei prezzi della frutta già venduta, soprattutto Gala, la prima mela ad essere raccolta, è da considerare buono; quindi c’è da attendersi un ricavo, per i frutticoltori, superiore rispetto a quello già discreto del 2016.

A godere di più saranno gli agricoltori che hanno investito nelle reti antigrandine, che in estate hanno salvato centinaia di tonnellate di mele contribuendo anche a salvare l’operatività della cooperativa. Infatti ben il 65% della superficie frutticola dei soci “Kurmark-Unifrut” è coperto dalle reti antigrandine; è il consorzio più protetto fra quelli dell’agglomerato della Vog.

Nell’assemblea si è parlato anche del futuro. C’è la necessità di investire in nuove varietà di mele: ne ha parlato il direttore della Vog Gerhard Dichgans. Il Consorzio dei Consorzi frutticoli, con sede a Terlano, sta studiando quali varietà potrebbero soddisfare i mercati, considerato che ormai i gusti dei consumatori sono mutati e le massaie sono più attente quando devono scegliere la frutta al supermercato: insomma la Golden non piace più, ma anche altri tipi non troppo datati stentano ad affermarsi sui mercati.













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