la petizione

Lago di Caldaro, oltre 5.200 firme per il libero accesso

L’iniziativa dell’associazione di consumatori Robin: “Penalizzati i cittadini meno abbienti o in cerca di attività ricreative a breve termine. La Provincia ora avrebbe l'opportunità di cambiare le cose” (foto: Luca Marognoli)



BOLZANO. "La petizione online per l'accesso libero al Lago di Caldaro ha raccolto finora oltre 5.200 firme e ha scatenato un'ampia discussione, non solo sui social network, non proprio lusinghiera per gli interessati. Si tratta anche del fatto che i cittadini meno abbienti o in cerca di attività ricreative a breve termine sono esclusi dalla fruizione del Lago di Caldaro se non sono disposti a pagare l'ingresso al 'loro' lago".

Lo afferma l'associazione di consumatori Robin in una lettera aperta al presidente della Provincia Arno Kompatscher. "In quanto proprietaria del Lago di Caldaro e ora dell'area militare, la Provincia avrebbe per la prima volta l'opportunità di realizzare direttamente le preoccupazioni della popolazione altoatesina per il libero accesso al lago", prosegue la lettera.

"L'interesse generale dovrebbe avere la precedenza sugli interessi privati. Finché questo interesse generale non si realizzerà per quanto riguarda l'accesso al Lago di Caldaro e i primi bagnanti si tufferanno in acqua e si rilasseranno sul prato per prendere il sole, lasceremo che la petizione e la protesta continuino", così Robin.













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