Laives, il Comune consegna a casa 17 mila mascherine 

L’operazione sicurezza. Sono gratuite e corredate dalle istruzioni per lavaggio e riutilizzo Vengono distribuite da ieri a cura dei volontari del gruppo alpini e della locale sezione del Cai


Bruno Canali


Laives. È cominciata ieri a Laives, e proseguirà nei prossimi giorni anche fra le famiglie delle frazioni di Pineta e San Giacomo, la distribuzione gratuita di 17mila mascherine protettive del tipo lavabile. Le ha acquistate l’amministrazione comunale con una procedura d’urgenza avviata dopo aver proceduto a una variazione di bilancio, grazie alla quale nel giro di poche ore è stato possibile recuperare i 40mila euro necessari.

Le mascherine sono prodotte da una ditta tessile italiana e la distribuzione è affidata al personale comunale attualmente fermo e ai volontari del gruppo alpini e della locale sezione del Club alpino italiano, che svolgono la distribuzione e le consegne porta a porta, così da evitare anche che le persone, per ricevere le mascherine, debbano spostarsi sul territorio.

“Si tratta di mascherine che possono essere lavate più volte - spiega il sindaco Christian Bianchi - e, per farlo al meglio, occorre leggere le istruzioni che sono contenute nelle confezioni che stiamo distribuendo. Se questa operazione di pulizia viene fatta correttamente, le mascherine si potranno utilizzare per diverso tempo senza che perdano le caratteristiche di sicurezza. Abbiamo deciso di acquistarle anche in seguito alle nuove disposizioni emanate dalla Provincia, che, allentando le chiusure, hanno però anche imposto di indossare le mascherine (o altri dispositivi in grado di proteggere e riparare bocca e naso) ogni volta che si esce da casa e questa disposizione, con ogni probabilità, durerà per un po’ di tempo. Inoltre - continua Bianchi - sappiamo che in questo periodo non è sempre facile reperire le mascherine e succede anche che si trovino a costi ingiustificati, anche se magari sono “usa e getta”. A fronte di tutte queste considerazioni insomma, come giunta comunale abbiamo deciso di acquistarne 17mila. Nel giro di una settimana sono arrivate ed è anche iniziata la distribuzione. Forniremo una mascherina a persona, fino a 3 per nuclei familiari con 3 o più componenti. Vogliamo anche ringraziare i nostri collaboratori e in particolare Paolo Brunini, capo dell’ufficio servizi, che si sta anche occupando, in telelavoro, della procedura relativa agli aiuti alimentari”.

Il sindaco aggiunge che i cittadini possono anche continuare ad usare altri dispositivi di protezione, come gli scaldacollo ad esempio, perché l’ordinanza firmata dal presidente Kompatscher non impone modelli precisi da indossare: quello che conta è coprire bene bocca e naso sempre quando si esce di casa o quando è probabile incontrare altre persone.

Il Comune di Laives, come quello di Bolzano, ad inizio settimana ha anche ampliato, a 200 a 400 metri, il raggio entro il quale i cittadini possono uscire di casa per una passeggiata, che però non deve trasformarsi in una corsa. Come aveva avuto modo di sottolineare il sindaco, la situazione che riguarda i contagi a Laives impone di non abbassare la guardia e quindi anche i controlli, a cura della polizia locale, continuano, per evitare spostamenti ingiustificati e assembramenti di persone. Le possibili concessioni seguiranno inevitabilmente la curva dell’infezione, destinata a calare lentamente.

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