Appiano. L’ultimo libro di Günther Rauch, per lunghi anni segretario della Cgil, verrà presentato questa sera alle 19 alla sala della cultura di Appiano. Anni di ricerche e il ritrovamento di documenti praticamente sconosciuti stanno alla base della pubblicazione, che offre al lettore una cronaca della violenta politica perpetuata in provincia di Bolzano con l’arrivo di Mussolini. L’autore mostra le ferite profonde inflitte dalla guerra e dal totalitarismo, e lo fa narrando le storie della famiglia Valentinotti, che viveva a Bolzano ma che era originaria di San Giacomo di Caldes, in val di Sole. Il capostipite del ramo bolzanino è stato Andrea, nato nel 1855 e figlio di contadini. Dopo l’apprendistato commerciale presso una ditta con sede sotto i Portici e dopo il servizio militare nei Kaiserjäger, divenne ufficiale di posta a Gries. Il fulcro del libro è la generazione successiva: Karl Valentinotti di Bolzano, ex Kaiserjäger, agente di commercio in tempo di pace, fin dal 1923 fu costantemente controllato dalle camice nere in quanto ritenuto «un elemento sovversivo pangermanista». Stefan Valentinotti, denunciato da un collega sudtirolese (uomo di collegamento della Gestapo), venne arrestato a Wörgl per aver pubblicato il manifesto “Freistaat Südtirol” (“stato libero”) e diversi volantini in cui si scagliava contro Mussolini e Hitler. Dopo settimane passate sotto le grinfie della Gestapo, fu condannato a morte e ghigliottinato. Il libro «Lautlose Opfer» (“vittime silenziose”) prevede la moderazione di Anton Fischnaller della Casa Editrice Athesia e dopo le parole di saluto del sindaco Wilfried Trettl e del capitano degli Schützen Maximilian Schmid, parleranno dell’opera l’ex presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder e l’ex Cancelliere austriaco e per lunghi anni presidente del partito socialdemovratico Spö Alfred Gusenbauer.

Quest’ultimo ha scritto per Rauch la prefazione al libro.

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